CULTURA – ‘I CARABINIERI E LE ARTI’: PRESENTATA L’EDIZIONE 2016 DELLO STORICO CALENDARIO DELL’ARMA. IL MINISTRO PINOTTI: ‘L’ARMA, UN PATRIMONIO DA SALVAGUARDARE’’

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    ‘I Carabinieri e le arti’ è il titolo del nuovo, atteso calendario dell’Arma che, alla presenza del Ministro della Difesa Sen. Roberta Pinotti, del Comandante Generale dell’Arma Tullio del Sette e del Capo di Stato Maggiore della Difesa, gen. Claudio Graziano, è stato presentato presso l’Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma. Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, ha sottolineato un calendario “che attraverso il linguaggio pittorico esalta i valori professionali ed etico–morali che fanno del Carabiniere un sicuro punto di riferimento”. Il Generale  ha inoltre tenuto a ribadire “lo straordinario e indispensabile contributo” fornito dall’Arma, “parte integrante dello strumento militare” per la sicurezza. Forte di una tiratura di 1.200.000 copie, di cui 8mila dedicate alle  lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e tedesco), il calendario è nato nel 1928. La sua unica interruzione è stata motivata dalla fase post-bellica – 1945 al 1949 – per essere poi ripristinata dal 1950 con regolarità annuale, fino ai giorni nostri.  Quest’anno, le consuete tavole finemente illustrate, si avvalgono della direzione artistica di Silvia di Paolo (e l’annessa Agenda, dedicata al centenario della Grande Guerra e a I Carabinieri nella Resistenza e nella Guerra di Liberazione), sono state presentate al pubblico da Massimo Giletti. Molti anche i rappresentanti dell’informazione, come Mario Calabresi, Aldo Cazzullo, Philippe Louis Daverio e Ferruccio De Bortoli. Attraverso questa edizione si è voluto “rendere omaggio all’Arma e all’arte pittorica, inserendo in alcuni capolavori di grandi pittori italiani ed europei immagini di carabinieri che risaltano nella bellezza e nella originalità di tali opere”, ha spiegato il generale Del Sette. Un “gioco visivo non facile”, ha sottolineato Philippe Daverio, che induce a uno “spostamento del punto di vista” con l’inserimento di simboli dell’Arma nei quadri più celebri. “Siamo abituati a vedere i carabinieri in mezzo alla gente, nella società – ha simpaticamente osservato il ministro Pinotti – Ora hanno pensato di entrare anche nelle opere d’arte”. Dalo canto suo, il ministro Pinotti ha voluto evidenziare lo sforzo intellettuale prodotto per la realizzazione del Calendario e dell’Agenda, enfatizzando “che c’è tanto pensiero dietro” a queste opere. Ha quindi sottolineato l’orgoglio dell’Arma di essere forza armata, peculiarità vincente italiana, “patrimonio da salvaguardare con grande attenzione”, collegandolo al ruolo che i Carabinieri, in Italia e all’estero, svolgono per la sicurezza”. E non possiamo che essere d’accordo con lui.

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