‘CHI PENSA CHE CON IL TEMPO RINUNCEREMO ALLA VERITÀ SULLA MORTE DI REGENI SI SBAGLIA’, DICE IL MINISTRO GENTILONI. OGGI IL RICORDO A CAMBRIDGE CON AMNESTY INTERNATIONAL

“Tutte queste notizie, al dì la delle valutazioni su queste notizie che non spetta al governo fare, comunque è chiaro che ci confermano nella nostra posizione che abbiamo assunto in modo molto chiaro in queste settimane”. Paolo Gentiloni, ministro degli Esteri, in una pausa dell’incontro promosso dalla Bocconi di Milano, replica alle domande dei giornalisti a proposito delle indiscrezioni diffuse dall’agenzia Reuters (subito smentite dall’Egitto) relative alla scomparsa di Giulio Regeni, secondo cui alla base vi sarebbe stato un arresto da parte della Polizia egiziana. “Se qualcuno pensa che il trascorrere del tempo farà modificare la posizione del governo italiano – ha detto Gentiloni – se si pensa che con il trascorrere del tempo rinunceremo a chiedere e pretendere la verità sull’omicidio di Giulio Regeni, chi lo pensa si sbaglia”. Intanto dalla Gran Bretagna, in particolare da Cambridge (l’università britannica che aveva mandato in Egitto il ricercatore italiano poitorturato e ucciso), giunge la notizia che per il pomeriggio è stato organizzato un incontro-dibattito sulla vicenda, di concerto con  Amnesty International e Egypt Solidarity Initiative dove, oltre alla partecipazione di amici e colleghi del giovane studioso friulano, interverrà anche il deputato laburista Daniel Zeichner. “Dov’è l’indignazione del governo britannicoper questo scioccante assassinio? – scrive il presidente di Amnesty International Cambridge, Liesbeth Ten Ham, presentando la manifestazione –  abbiamo l’impressione che Downing Street mantenga al livello minimo la risposta all’orribile morte di Giulio Regeni.Giulio era uno studente di una delle più note università britanniche, sarebbe solo giusto che il governo britannico alzasse il tono della sua richiesta di verità e giustiziain questo caso”. Ad oggi Amnesty International in Gran Bretagna ha già raccolto 10mila per la petizione in cui si invoca la verità sulla morte del ricercatore italiano, ‘obbligando’ il governo a pronunciarsi. C’è da sottolineare l’esecutivo di David Cameron ha chiesto “una indagine piena e trasparente”, sulla morte di Regeni ma, nonostante ciò, replicano da Amnesty: “Il governo non ha ancora risposto alla petizione”.

M.