‘CHIEDO ALLA MIA EROICA NAZIONE DI CONTINUARE IL PRESIDIO DEMOCRATICO NELLE STRADE’. AD ISTANBUL IN MIGLIAIA HANNO MANIFESTATO IL LORO APPOGGIO AD ERDOGAN

“I nostri martiri sono immortali, la nostra Nazione non può essere divisa”, “Siamo sul posto dove tutto è cominciato”: sono alcuni degli striscioni che stamane hanno accompagnato ‘la marcia’ pacifica delle migliaia di sostenitori del presidente turco Recep Tayyip Erdogan sul Ponte sul Bosforo di Istanbul, per protestare contro il tentativo di golpe della scorsa settimana. Un luogo simbolo ormai il Ponte sul Borsforo, che divide la riva asiatica quella europea, e che dopo i violenti scontri della notte dello scorso 15 luglio, diverrà meta della giornata della commemorazione dei “martiri”. Lo ha annunciato lo stesso Erdogan, che ha inoltre aggiunto: “Le generazioni future non dimenticheranno mai gli eroi della battaglia per la democrazia”, ha affermato, ribandendo la necessità di andare avanti con i raduni nelle piazze che il governo considera “a difesa della democrazia”. Poi, come scrive l’agenzia di stampa ufficiale Anadolu, Erdogan è tornato ad invitare i cittadini del Paese a radunarsi nelle piazze delle città, per denunciare il fallito golpe, “fin quando il nostro Paese non si sarà completamente lasciato alle spalle questa difficile fase”. Le proteste contro il tentativo di colpo di stato sono “l’antidoto più efficace”, ha detto, chiedendo alla popolazione “ancora un po’ di pazienza e di sacrifici. Chiedo alla mia eroica Nazione, che ha sventato il tentativo di golpe militare con lungimiranza e coraggio, di continuare il presidio democratico nelle strade”, ha affermato Erdogan, che ha parlato con il premier Binali Yildirim e il capo di Stato Maggiore, Hulusi Akar, al suo fianco. Il governo di Ankara continua a chiedere agli Usa ‘la testa’ dell’imam Fetullah Gulen, ritenuto l’ispiratore del colpo di stato.