‘IO E LA RAGGI SAPEVAMO DELLE CIMICI IN CAMPIDOGLIO’, AFFERMA ROMEO AL ‘MESSAGGERO’. ‘MARRA? I FATTI CHE GLI VENGONO ADDEBITATI SONO PRECEDENTI AL SUO RAPPORTO CON IL M5S’

“Io e la sindaca Raggi sapevamo delle cimici in Campidoglio dal secondo giorno. Adesso mi auguro che gli omissis nella chat non vengano svelati perché non rilevanti penalmente”. Così l’ ex capo della segreteria politica del sindaco,  Salvatore Romeo, nel corso di un’intervista al Messaggero. Intanto c’è da dire che fonti che della Procura di Roma in riferimento all’intervista rilasciata al ’Messaggero’ da Romeo, nella quale  si parla anche della conoscenza di ’cimici’ in Campidoglio “sin dal secondo giorno” di governo, sottolineano che nessuna attività di intercettazione è stata eseguita negli uffici del Campidoglio dopo l’insediamento della giunta guidata dalla Raggi. “Sul tetto ci saremo andati quindici volte – ricorda Romeo alludendo alle foto che uscirono sui quotidiani – quel giorno mangiavamo un panino, come sempre, poi è uscita fuori quella foto ed ecco che è scoppiato un caso”. Obbligato a ‘farsi da parte’ in seguito all’arresto di Marra, racconta come per questo ha “pagato il nostro rapporto privilegiato. Io non sono un ’gargarozzone’. Non sono un ingordo di potere non faccio parte di questo mondo. Non voglio mettere in difficoltà il mio sindaco, in questa città bisogna lavorare se ci sono degli ostacoli è un problema. La mia conoscenza con Raffaele Marra – afferma Romeo al quotidiano romano – è iniziata nel 2013 quando lui era il mio capo dipartimento, la ragione per cui in chat lo chiamavo ’capo’ abbreviando. Parliamo di un professionista, plurilaureato, sicuramente ci sarà stato un errore di valutazione evidente da parte mia. Ma i fatti che gli vengono addebitati sono precedenti il suo rapporto con il M5S che nessuno di noi conosceva”. Romeo oggi si definisce “un grillino in vacanza, da lunedì ritorno al mio vecchio lavoro, poi vedremo”.