‘LA FUGA DI NOTIZIE RISCHIA DI MINARE LA CREDIBILITÀ DEGLI INQUIRENTI’, IL VICEPRESIDENTE DEL CSM CITA LA VICENDA CONSIP INTERVENENDO NEL COSO DEL PLENUM

“Una fuga di notizie che costituisce un caso eclatante che rischia di minare la credibilità degli organi inquirenti”, è quanto affermato da Giovanni Legnini in merito alle indagini legate alla vicenda Consip, nel corso del plenum. “L’episodio a tutti noto, venuto in evidenza negli ultimi giorni, ci impone una riflessione non più rinviabile – ha spiegato il vicepresidente del Csm – circa gli strumenti organizzativi più idonei pertutelare il segreto investigativoe assicurare il rispetto del divieto di divulgazione di atti coperti dal segreto. Voglio esprimere apprezzamento alla Procura della Repubblica di Roma che ha immediatamente avviato un’indagine penale e iniziative finalizzate a preservare il prosieguo delle indagini”. Nel frattempo, sul fronte delle indagini, è giunto ilparere negativo alla richiesta di scarcerazione per Alfredo Romeo.La Procura di Roma ha infatti detto no (espresso dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pubblico ministero Mario Palazzi) all’accoglimento dell’istanza attraverso la quale l’imprenditore chiede la revoca dell’ordinanza di custodia cautelare o in subordine gli arresti domiciliari. Ora sarà il gip Gaspare Sturzo a prendere, entro la settimana, la decisione. L’accusa per Romeo, arrestasto il primo marzo, è quella di corruzione per aver dato denaro a Marco Gasparri, dirigente di Consip. Secondo la procura, per quanto riguarda Romeo – che due giorni fa si è rifiutato di rispondere agli interrogatori di garanzia – nulla è mutato nella sua posizione processuale.