‘UN RITMO DI AUMENTO DELL’OCCUPAZIONE SUPERIORE A QUELLO DEL PIL’, AFFERMA IL MINISTRO POLETTI COMMENTANDO I DATI ISTAT SECONDO CUI LA DISOCCUPAZIONE È SCESA ALL’11,5%

I dati provvisori diffusi stamane dall’Istat rivelano che lo scorso febbraio il tasso di disoccupazione è sceso all’11,5% (-0,3 punti percentuali), con quello giovanile calato di 1,7 punti, toccando il 35,2%. E su base mensile, sempre a febbraio, la stima rispetto alle persone in cerca di occupazione ha registra un forte calo su base mensile (-2,7%, pari a -83 mila). Nell’ultimo mese inoltre, la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni risulta essere in crescita (+0,4%, pari a +51 mila). Un aumento che si concentra principalmente tra gli uomini, con le donne lievemente in calo, coinvolgendo ad ogni modo tutte le classi di età, ad eccezione degli ultracinquantenni. Il tasso di inattività è pari al 34,8%, in aumento di 0,1 punti percentuali su gennaio. Leggendo invece i dati relativi all’occupazione, nel periodo dicembre-febbraio si registra una lieve crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,1%, pari a +14 mila), determinata dall’aumento dei dipendenti a termine. L’aumento riguarda le donne ed è particolarmente accentuato tra gli ultracinquantenni. Nel periodo dicembre-febbraio alla lieve crescita di occupati si accompagna un deciso calo dei disoccupati (-2,0%, pari a -61 mila) e un aumento degli inattivi (+0,2%, pari a +27 mila). Sul fronte occupazione, a febbraio 2017 la stima degli occupati è stabile rispetto a gennaio, mantenendosi su livelli prossimi a quelli dei quattro mesi precedenti. Nell’ultimo mese cresce il numero di donne occupate e cala quello degli uomini. L’occupazione aumenta tra gli ultracinquantenni e diminuisce nelle restanti classi di età. Sale il numero di lavoratori a termine, mentre calano i lavoratori a tempo indeterminato e restano stabili gli indipendenti. Il tasso di occupazione è stabile al 57,5%. Commentando le rilevazioni Istat diffuse oggi sul mercato del lavoro di febbraio, il ministro del LavoroGiuliano Poletti ha affermato che “Complessivamente, da febbraio 2014 cresce di 716mila unità il numero degli occupati, 478mila dei quali sono lavoratori stabili. I dati delineano un quadro complessivamente stabile su base congiunturale e in crescita su base annua – ha affermato Poletti – In particolare, gli occupati in un anno sono aumentati di 294mila unità, confermando, anche questo mese, un ritmo di aumento dell’occupazione superiore a quello del Pil”. Su base annua, a febbraio si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+1,3%, pari a +294 mila). La crescita riguarda sia i lavoratori dipendenti (+280 mila, di cui +178 mila a termine e +102 mila permanenti) sia in misura più contenuta gli indipendenti (+14 mila). Aumenta il numero di occupati per entrambe le componenti di genere; la crescita è particolarmente accentuata tra gli ultracinquantenni (+402 mila) e in misura più contenuta tra i giovani 15-24enni (+15 mila). Nello stesso periodo calano sia i disoccupati (-0,6%, pari a -18 mila) sia gli inattivi (-2,7%, pari a -380 mila). Al netto dell’effetto della componente demografica, su base annua, cresce l’incidenza degli occupati sulla popolazione in tutte le classi di età e si conferma il ruolo predominante degli ultracinquantenni nello spiegare la crescita occupazionale, anche per effetto dell’aumento dell’età pensionabile. “Il tasso di disoccupazione generale – commenta infine il ministro – diminuisce di 0,3 punti percentuali, all’11,5%, e quello della disoccupazione giovanile di 1,7 punti percentuali, al 35,2%, il dato più basso da agosto 2012”. Inoltre, conclude Poletti, è “positiva anche la dinamica relativa ai disoccupati, che diminuiscono complessivamente di 290mila unità, con un calo di 8,1 punti percentuali del tasso di disoccupazione giovanile”.