‘VENTURA MI HA DATO TANTO. SONO EMOZIONATO DI ESSERE IN NAZIONALE’. ANDREA BELOTTI, BOMBER DEL TORINO, RAGGIANTE PER LA CONVOCAZIONE CONTRO LA FRANCIA

“Il campionato è iniziato bene a parte quei due rigori sbagliati ma mi sono fatto trovare pronto nelle occasioni che ho avuto e sono riuscito a buttarla dentro, potevo essere a sei gol e invece sono a quattro però sbagliare il rigore è una cosa che capita. Sono molto emozionato di essere qui in Nazionale, se Conte non mi ha chiamato c’è stato un motivo ed io l’ho presa serenamente, anche perché non avevo mai fatto parte di quel gruppo, e quindi ho cercato di lavorare per arrivare l’anno successivo e finalmente sono qua”. E’ un fiume in piena l’entusiasta attaccante del Torino, Andrea Belotti, convocato per l’amichevole con la Francia, e in queste ore in ritiro della Nazionale. “Fra le prime cose che mi sono rimaste impresse di queste ore è stato sicuramente l’ingresso a Coverciano. Mi è subito scattata dentro una grande euforia. Farò il possibile per restarci. Poi mi ha colpito molto il gruppo, che è molto unito, io pensavo di fare fatica in un gruppo consolidato, invece subito sono arrivati i più esperti per farmi inserire e questo dimostra che grandi campioni sono, non solo in campo ma anche fuori. Con Ventura – ha voluto poi sottolineare l’attaccante parlando del ‘suo’ mister – ho lavorato tutto lo scorso anno. Lui conosce me, le mie caratteristiche, e io so quello che lui chiede. Questo potrebbe essere un vantaggio ma l’allenatore sceglie in base a quello che vede sul campo, a chi sta meglio e a tanti fattori. Sicuramente non avrò un posto fisso ma dovrò giocarmela con tutti, non vedo un attaccante in particolare, qui in Nazionale tutti gli attaccanti sono molto forti, penso ci sarà una grossa concorrenza e poi starà al mister decidere chi deve giocare”, ha spiegato Belotti. Ventura? E’ più facile che io ringrazi lui, mi ha dato veramente tanto, soprattutto mi ha dato fiducia. Nel girone di andata ho trovato parecchie difficoltà – aggiunge ‘il gallo’ – magari mancava un po’ di serenità, un po’ di fiducia, non avevo ancora compreso quello che mi chiedeva il mister, però lui è stato bravo perché mi ha aspettato, ha continuato ad incitarmi e incoraggiarmi e se c’era da rimanere sul campo per cercare di imparare determinate giocate, rimaneva lì con me ad aiutarmi. Poi nel girone di ritorno credo si sia visto, ho fatto 11 gol, quindi sicuramente mi ha dato tanto”. Belotti passa poi ha parlare delle sue caratteristiche: “Sono un giocatore che ama la profondità, cerca di buttarsi negli spazi, ma anche quando c’è il contatto fisico con l’avversario non mi tiro indietro, queste sono le caratteristiche che sfrutto. Cercherò di fare il meglio per la squadra”. I giovani chiamati da Ventura devono farsi trovare subito pronti. “Io penso che giovani con grandi qualità ce ne sono tanti però il campo è sempre quello che decide. Poi chi sta bene fisicamente e mentalmente gioca, sono scelte che spettano al mister. Noi giovani siamo qui, vogliamo farci vedere, e giocare con grandissimi giocatori che sono in nazionale da tanto tempo e che sono la base, servirà per prendere spunto ed esempio. Siamo qui per prendere il più possibile”. Belotti ha poi dato il benvenuto al nuovo portiere del Torino l’inglese Joe Hart. “Sarà il benvenuto a Torino, è un ottimo portiere e sono convinto che ci potrà dare una grossa mano”. Per quanto riguarda il gol nessuna sfida a Gonzalo Higuain. “Io devo pensare a fare gol ad ogni occasione che mi capita. Higuain lo scorso anno è stato un mostro perché è riuscito a battere il record di gol che era impensabile. Io sono partito bene ma non devo pensare a raggiungere Higuain, ma a fare bene per me e per il Toro, quindi in ogni occasione che mi capita devo essere bravo a buttarla dentro e poi vedremo il conto alla fine”.

M.