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Sanremo 2021: il pubblico in presenza all’Ariston crea tensioni e paure. Codacons: pronti a denunciare

Festival di Sanremo 2020

Ovviamente, come è giusto che sia, ‘l’ansia da prestazione’ inizia a serpeggiare anche fra gli addetti al lavori. D’altra parte, se due ministri della Repubblica, e lo stesso Comitato Tecnico Scientifico, si sono espressi a sfavore del pubblico in presenza all’interno del Teatro Ariston, evidentemente c’è motivo di dover aver timore.

Così, l’incertezza si è subito allargata a macchia d’olio, contagiando anche i discografici: e se veramente qualcuno dovesse contagiarsi nel corso della prossima edizione del Festival di Sanremo?

Sanremo 2021: quali sono le responsabilità imputabili all’organizzazione

Chi meglio di un avvocato esperto del settore artistico può commentare questa difficile situazione? L’ex presidente della Siae, ed esperto avvocato del diritto d’autore, Giorgio Assumma, è abbastanza chiaro: “Chiunque partecipa al Festival, o come cantante, o come pubblico pagato, viene legato all’organizzazione da un rapporto giuridico contrattuale”. Dunque, precisa il legale, “Se si determina un danno da Covid, perché l’organizzazione sia responsabile bisogna dimostrare che non abbia adottato tutte le misure idonee“.

Sanremo 2021, come funziona a livello di legge se un artista si contagiasse nella gara

Invece, secondo la sua collega, Franca Vianello (del prestigioso studio legale internazionale Rödl & Partner), “Come da prescrizioni legislative qualora un cantante risultasse positivo al Covid-19, come succede per qualsiasi altra persona, andrebbe immediatamente isolato e posto in quarantena. Non esiste, infatti, nessuna deroga per chi lavora nel mondo dello spettacolo ad esibirsi ugualmente, e questo in automatico potrebbe costringerlo ad abbandonare la competizione”. Oltretutto, aggiunge la Vianello, “Il concorrente  potrebbe, in linea teorica, rivalersi sull’organizzazione, facendogli causa, ma soltanto qualora il contagio fosse dipeso dal mancato rispetto da parte di quest’ultima delle norme sanitarie anti- contagio atte a garantire la sicurezza dei cantanti in gara”.

Sanremo 2021, se Amadeus si contagiasse per sua colpa, la Rai potrebbe rivalersi

E e a contagiarsi, ironia della sorte, dovesse proprio il conduttore, in questo caso Amadeus? “Qualora il contagio dovesse dipendere dal mancato rispetto da parte del conduttore di tutte le cautele per non ammalarsi – chiarisce la legale – può essere la Rai a rivalersi legalmente su Amadeus, salvo diversi accordi contrattuali”.

Sanremo 2021, gli esperti legali: “Ecco i rischi che comporta il pubblico in sala”

In realtà, inutile stare a nasconderlo, ciò che preoccupa maggiormente è l’eventuale focolaio che potrebbe derivare da un contagio tra le fila del pubblico in sala. Dunque, riprendono gli esperti legali, “Che siano spettatori reali o a contratto, il teatro Ariston per le sue ridotte dimensioni è un luogo ideale per la diffusione del virus, nonostante l’organizzazione possa aver predisposto tutti i protocolli sanitari necessari. Questa situazione potrebbe permettere la diffusione del virus anche tre le maestranze dell’evento, nonché i musicisti dell’orchestra”. Ovviamente, in questo caso, in termini contrattuali, la situazione cambierebbe: “Se un membro dell’orchestra dovesse risultare positivo è chiaro che dovrà essere sottoposto a quarantena” e, a quel punto, “Il vero problema nasce per i colleghi, visto che le distanze ridotte tra i musicisti e l’assenza di mascherine, condizione inevitabile per suonare gli strumenti a fiato, rappresentano una via di diffusione privilegiata per il virus”.

Sanremo 2021: la legittima titubanza dei vertici di Viale Mazzini sul Festival

Insomma, una situazione molto delicata e complicata, malgrado Amadeus stia lottando duramente per condurre davanti ad un ‘teatro vivo’, al costo – di contro – di rinunciarvi in caso di riposta negativa da parte dei vertici di Viale Mazzini. Già i dirigenti. Anche questi ultimi sono abbastanza titubanti proprio perché, come abbiamo sentito, le responsabilità per chi organizza (in questo caso la Rai), non sono certo leggere. Dunque che fare? Rinunciare al Festival, come spiegavamo ieri, sarebbe una pessima dimostrazione di professionalità ma, anche andare in onda col pubblico in sala, rischiando un contagio, non sarebbe certo meglio.

Sanremo 2021: anche l’aspetto ‘reputazionale’ condiziona le decisioni della Rai

Diciamo che, in un contesto così unico e prestigioso, anche l’aspetto ‘reputazionale’ ha il suo peso. Dunque, riflette l’esperto di comunicazione Davide Ciliberti, del gruppo Purple & Noise, “In effetti, considerata la forte volontà da parte di Rai di tenere dritta la barra e andare avanti con pubblico in sala, questo Festival dovrà essere immacolato dal punto di vista di contagi, anche perché immaginate che accadrebbe a livello mediatico, ma non solo, laddove anche solo una persona del pubblico dovesse ammalarsi…”.

Sanremo 2021:  intanto autocertificazioni, plexiglass, mascherine ed igienizzanti ovunque

Sempre come spiegavamo ieri, per quanto mai affidabili al 100%, come dimostrato da vari programmi Mediaset, andati in onda col pubblico in studio (da ‘Tu s che Vales’, a ‘C’è posta per te’), sistemi di protezione, per questo tipo di eventi ce ne sono. Lo stesso Assumma ad esempio, che ha rivestito il ruolo di consulente giuridico per il ‘Costanzo Show’, indubbiamente il primo programma in onda coll’apporto del pubblico in sicurezza, spiega che “Prima di tutto deve essere pubblico non pagante. Ciascuno deve rilasciare una autocertificazione attestante di non avere affezioni in corso o sintomi. Appena si presentano i sintomi, tutti devono fare necessariamente il tampone rapido. Debbono tenere mascherine adeguate, lavarsi le mani e mantenere nel tragitto misure di sicurezza e rinchiusi in gabbie di plexiglass. Se tutte queste misure vengono adottate, non c’è più alcun nesso di causalità tra la malattia e la malagestione da parte dell’azienda”.

Sanremo 2021, Assumma: “Al ‘Costanzo Show’ abbiamo dimostrato che si può fare”

Allo stesso modo, se qualcuno dovesse contagiarsi in occasione del Festival, chiarisce Assumma, “Bisogna capire se ha avuto contatti tali all’interno dei locali che possano determinare il pericolo di una estensione del contagio. Ad esempio, se uno non è ancora entrato al teatro Ariston, ma si accorge di essere positivo in hotel, il problema non sussiste”. Insomma, “Non è una situazione facile, ma può essere gestita. Massimo Ranieri ha registrato nel teatro Sistina, ma avendo adottato misure simili non è successo nulla. Al Maurizio Costanzo Show non c’è stato nemmeno un caso di contagio, e oggi lo chiamano il ‘metodo Costanzo’. Si può fare”.

Sanremo 2021, Codacons: “Guai se autorizzate un Festival a danno della salute pubblica”

Tuttavia c’è invece chi, come nel caso del Codacons, non vuol proprio sapere ed anzi, avverte, di essere pronto a denunciare Amadeus e i componenti del CdA della Rai, qualora vengano “adottate misure per lo svolgimento del Festival di Sanremo a danno della salute pubblica”. Un’azione giudiziaria che spalancherebbe un’infinità di cause risarcitorie da parte dagli esercenti dei cinema e dei teatri italiani. Così, alfine d bloccare il Festival, Codacons ha informato di aver già provveduto a diffidare tutto e tutti: la Rai, l’Asl, il Comune di Sanremo, ed il Prefetto di Imperia.

Sanremo 2021, Codacons: “Pronti a denunciare la Rai per concorso in epidemia colposa”

Ma non solo, spiega il presidente Carlo Rienzi: ”Siamo pronti a denunciare Amadeus per induzione a commettere reato, dopo la sua minaccia di abbandonare la guida del Festival se non ci sarà il pubblico in sala, e il CdA Rai per concorso in epidemia colposa se si continuerà a seguire la strada del Sanremo ‘a tutti i costi’, mettendo gli interessi dell’azienda davanti a quelli dei cittadini e della collettività. E’ matematicamente impossibile garantire la salute pubblica in un evento della portata del Festival e il ricorso ai tamponi non risolve il problema, perché i test andrebbero fatti tutti i giorni a tutti i soggetti coinvolti dal Festival, compresi i cittadini che si affolleranno davanti all’Ariston e nelle vie di Sanremo, e sarebbe necessario avere i risultati in tempo reale per evitare pericolosi focolai, con un dispiegamento di forze impensabile”.

Sanremo 2021, Codacons: “Cinema e Teatri, fermi da mesi, potrebbero rivalersi contro Rai e governo”

Come accennato prima, fattore non secondario, l’ok allo svolgimento della gara col pubblico in presenza, avverte il Codacons, “aprirebbe un altro fronte: quello delle azioni di rivalsa da parte di gestori di cinema e lavoratori del settore teatrale che a causa delle misure anti-Covid sono fermi da mesi, e che subirebbero un trattamento discriminatorio aprendo la strada a possibili azioni risarcitorie contro il Governo e contro la Rai”. Insomma davvero una bruttissima gatta da pelare…

Max