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Il problema della convivenza tra il regno animale e quello umano è diventato ormai molto attuale, i casi di selvatici che giungono fino alle porte delle città si moltiplicano, vedesi il caso dei cinghiali a Roma.
Le specie che più sono state avvistate sono grossi ungulati e i loro tipici predatori ad esempio il lupo che seguendo le loro prede possono rischiare di avvicinarsi ai centri abitati. Va detto che il lupo è un animale molto schivo e difficilmente attacca una persona ma può causare danni agli allevatori di bestiame uccidendo ad esempio numerosi capi in una notte.

Anche la Lince è stata osservata attraverso l’utilizzo di fototrappole che hanno constatato, senza ombra di dubbio, il suo ritorno nei nostri habitat.
L’annosa questione è se lasciare la ripopolazione dei nostri boschi e montagne da parte di questa fauna oppure intervenire per debellarla. In realtà il mantenimento dell’ecosistema e quindi delle specie animali che lo popolano dovrebbe essere una priorità, la conservazione delle biodiversità è fondamentale per mantenere gli equilibri sul pianeta terra ma è indubbio che con l’aumento della popolazione umana sia necessario trovare spazi ulteriori dove poter vivere e questo sicuramente è motivo di sottrazione di porzioni di terreno che sono l’habitat ideale di moltissime specie.
Il tema è caldo con da una parte gli ecologisti che premono per mantenere oasi naturali e fauna e dall’altra i sostenitori del progresso con le esigenze di nuovi spazi per l’uomo, senza dimenticare che l’uomo stesso lega la sua sopravvivenza alle risorse vegetali ed animali che la natura gli dona.

Forse la risposta, tra centinaia di anni, sarà la colonizzazione di altri pianeti.
Ai posteri l’ardua sentenza.