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A Pasqua tutti in zona rossa. Da lunedì, ‘dati permettendo’, regioni in arancione: stasera 11 a rischio rosso

“Nelle prossime settimane, dal 15 marzo al 6 aprile, le zone gialle vengono portate in arancione. Si rende più tempestivo l’ingresso in area rossa: tutte le Regioni che hanno incidenza settimanale di Covid-19 superiore a 250 casi su 100mila verranno inserite nell’area con le misure più severe attraverso lo strumento delle ordinanze del ministro della Salute”.

Un annuncio previsto, quello che stamane il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha ufficializzato al termine del vertice che, ‘dati alla mano’, ha visto riuniti intorno al tavolo governo, regioni, comuni e province.

Zona rossa: stasera la situazione potrebbe cambiare totalmente

Ricordiamo però che fino a stasera la situazione è soggetta a repentini mutamenti, visto che nel tardo il ministro sarà informato  con dati e numeri precisi – della situazione generale, e dunque potrebbe anche ‘cambiare qualcosa’.

A Pasqua Italia in zona rossa, da lunedì (per ora) tutte le regioni diventano arancione

Dunque in occasione della pasqua, dal 3 al 5 aprile, il Paese diverrà un’unica zona rossa mentre, il nuovo decreto approvato dal Cdm illustra anche quelle che saranno le misure in vigore già da lunedì prossimo (15 marzo), fino al prossimo 6 aprile: tutte le regioni in area giallo passeranno in arancione. Ma all’interno del nuovo dl si parla anche dei congedi parentali, per dare modo alle famiglie di essere sostenute in vista delle imminenti restrizioni.

Zona rossa: al momento no, ma da lunedì ben 11 regioni ‘rischiano la retrocessione’

Tuttavia, come dicevamo, oggi si avrà il quadro completo della curva epidemiologica, il che sta a significare che non è ancora escluso che lunedì ben 11 Regioni e Province autonome, possano passare in zona rossa. Parliamo di Bolzano, Trento, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto e Marche. Con altre 9 Regioni in zona arancione: Abruzzo, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria, Toscana e Valle d’Aosta. In forse la Sicilia, la Sardegna dovrebbe restare in zona bianca.

Zone gialle in arancione: ‘portando’ la soglia dell’Rt a 1,25, il Lazio (per ora) evita il rosso

Una ‘virata’ di colori che certo non piacerà alla maggior parte degli italiani ma, a leggere bene ciò che è stato stabilito, c’è invece abbastanza ‘comprensione’ da parte del governo che, contravvenendo alla precedente soglia massima di sicurezza ad 1, indica invece ad oltre 1,25 l’Rt, per passare automaticamente in zona rossa (ma non le regioni ora in zona bianca, come la Sardegna e la Sicilia). Nello specifico, si parla di aree dove l’incidenza andrà oltre supererà i 250 casi per 100mila abitanti.

Speranza: “Le zone gialle potranno adottare le misure previste per quelle rosse”

Se pensiamo che ieri nel Lazio l’Rt era ad 1.13, diciamo che l’ha ‘scampata’. Tuttavia, spiega il dl, autonomamente le regioni attualmente in zona arancione hanno la facoltà – se necessario – di adottare ugualmente le regole previste per la zona rossa. Come ha infatti spiegato Speranza, ”E’ prevista la facoltà per le Regioni di poter individuare, quando si è in arancione, aree ulteriori da portare in zona rossa, quando l’incidenza di Covid-19 supera la soglia dei 250 casi su 100mila nella settimana, oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive“.

Vaccini AstraZeneca ‘pericolosi’, Speranza ribatte: “Tutti quelli utilizzati sono efficaci e sicuri”

Per l’occasione, alla luce delle tragiche ed inquietanti notizie di ieri,  il ministro della Salute è voluto intervenire anche sul tema del vaccino dell’AstraZeneca: “Negli ultimi 2 giorni abbiamo somministrato circa 200mila dosi ogni 24 ore, per un totale quindi di circa 400mila vaccini anti-Covid. In Italia tutti i vaccini utilizzati sono efficaci e sicuri e il vaccino è l’arma fondamentale che abbiamo per superare questa fase”.

Max