Home ATTUALITÀ A Severodonetsk “uccisi in 1.500”. Trovati 70 corpi a Mariupol

    A Severodonetsk “uccisi in 1.500”. Trovati 70 corpi a Mariupol

    (Adnkronos) – Più della metà delle case di Severodonetsk, ”il 60 per cento, sono state distrutte dai bombardamenti russi, mentre l’80-90 per cento sono state danneggiate e necessitano di importanti interventi per la ricostruzione”. Lo ha dichiarato il sindaco di Severodonetsk, Oleksandr Struk, secondo il quale 1.500 persone sono morte in città dall’inizio della guerra.
     

    Aumenta intanto il numero di vittime nella città sotto assedio del Donbass, dove ieri sono state uccise quattro persone, rende noto il governatore di Luhansk, Sergei Haidai, su Telegram, facendo il punto sui combattimenti di ieri. “Per tutto il giorno i russi hanno cercato di avanzare a Severodonetsk da Purdivka e Shchedryshchevo, attaccando le posizioni dei nostri militari nell’area di Ustynivka. I russi colpiscono continuamente i quartieri residenziali”, riferisce Haidai, che oltre alle quattro vittime, uccise nei quartieri vecchi della città, riporta anche di undici condomini e una casa privata colpite dai bombardamenti di ieri. Cinquanta, in totale, gli edifici danneggiati il 26 maggio nella regione. A Lysychansk è stata colpita la stazione di polizia, “fortunatamente – sottolinea Haidai – non ci sono feriti”. 

    Settanta cadaveri sono stati ritrovati sotto le macerie di una vecchia fabbrica a Mariupol. Lo comunica su Telegram Petr Andriuscenko, consigliere del sindaco della città dell’Ucraina sudorientale, rimasta sotto assedio per tre mesi. “Un altro cimitero a Mariupol. Controllando le macerie strada per strada, in via Kuindzhi sono stati ritrovati settanta corpi sul territorio dell’ex stabilimento di Oktiabr. Il motivo è lo stesso: le persone erano rimaste sepolte sotto le macerie dell’edificio dopo il bombardamento”, spiega Andriuscenko, riferendo che i cadaveri “sono stati imballati in sacchetti di plastica e portati nel villaggio di Staryi Krym per la sepoltura in una fossa comune. Date le condizioni dei corpi, nessuno è stato identificato”. “Quanti di questi cimiteri lasciati dalle bombe russe a Mariupol saranno ancora trovati. Unità? Dozzine? Centinaia?”, si domanda Andriuscenko. 

    Un ordigno inesploso di un lanciarazzi Grad è intanto scoppiato ieri nella città sul territorio della scuola numero 30, nella zona di Kalmiusky, rende ancora noto Andriuscenko, riferendo che a seguito della detonazione del razzo è morto un ragazzino di 12 anni. “State attenti e ripetete ogni giorno ai bambini di non toccare oggetti sospetti e sconosciuti”, raccomanda Andriuscenko, osservando che “anche dopo i combattimenti attivi, le armi russe continuano a uccidere bambini a Mariupol”. 

    Una donna ha perso la vita dopo essere stata gravemente ferita nel villaggio di confine di Zhuravlevka, nella regione russa di Belgorod. Lo ha scritto su Telegram Vyacheslav Gladkov, governatore di Belgorod, spiegando che la donna ha ceduto alle ferite riportate durante ”una giornata intera di bombardamenti” sul villaggio di Zhuravlevka. Si tratta della terza vittima civile in territorio russo dall’inizio della guerra in Ucraina dopo uno studente di 18 anni di Belgorod e un camionista della vicina Kursk. Il governatore ha chiesto agli abitanti di non recarsi a Zhuravlevka e Nekhoteevka, circa 30 chilometri a nord della città ucraina di Kharkiv, nel nord-est, fino a nuovo avviso. 

    E non è stata una notte tranquilla nella regione di Sumy, situata nel nord-est dell’Ucraina al confine con la Russia. Su Telegram, il governatore Dmitry Zhivitsky ha riferito che nelle scorse ore ci sono stati intensi bombardamenti, mentre da questa mattina la città di Shostka, nel nord della regione, viene bombardata da colpi di mortaio ogni mezz’ora. 

    Sono nove le persone che hanno intanto perso a vita a Kharkiv a causa dei bombardamenti russi sulla città. Lo riferiscono le autorità locali sottolineando che tra le vittime si conta anche un bambino di cinque mesi. Tra i 19 feriti si contano invece la mamma del piccolo ucciso e una bambina di nove anni, entrambe gravemente ferite. La bambina è stata operata d’urgenza. 

    Notte di bombardamenti anche su Dnipro e la regione di Dnipropetrovsk, dove i raid aerei russi sono continuati anche questa mattina. Lo denuncia alla Ukrinform Valentyn Reznichenko, che fa parte dell’amministrazione regionale, parlando di ”diversi bombardamenti” russi che hanno provocato una ”grave distruzione” e spiegando che i soccorritori stanno scavando sotto le macerie in cerca di superstiti. Anche il sindaco di Novomoskovsk, Serhii Rieznik, ha affermato che a Dnipro sono state udite esplosioni. La regione di Dnipropetrovsk confina con Donetsk e si trova a ovest dell’area del Donbass. 

    “Nelle ultime 24 ore nella regione di Donetsk i russi hanno colpito 94 obiettivi civili”, ha comunicato la Polizia nazionale ucraina, secondo cui “gli attacchi hanno causato morti e feriti”. “Gli occupanti – precisa il comunicato – hanno attaccato 11 centri abitativi. Sono state danneggiate 76 case di civili, una scuola, la stazione dei pompieri, un campo estivo, 13 imprese. i russi hanno utilizzato per l’attacco il sistema di lanciarazzi Uragan. Sotto il fuoco si sono ritrovati Avdiivka, Soledar, Lyman, Sviatohirsk, Zalizne, Bakhmut, Mariinka, Raihorodok, Khrestysche, Zoria, Vyimka. La polizia ha aperto dei procedimenti penali”.