Accordo sulle due cariche parlamentari

    A Palazzo Madama e Montecitorio è iniziata la XVIII legislatura. Ma si parte al buio, senza un accordo sul primo atto: le presidenze di Camera e Senato. Nell’aula del Senato, la prima votazione è stata una fumata nera con 321 schede bianche e cinque voti dispersi. Così anche la seconda. Questa volta oltre a 255 schede bianche, 57 preferenze sono andate ad Anna Maria Bernini, vicecapogruppo di FI nella precedente legislatura. Tre le schede nulle: una per Napolitano, che ha prontamente ringraziato, una per Calderoli e due per Emma Bonino. I 5 stelle hanno votato scheda bianca.

    Chiaro Salvini. “Non abbiamo chiesto nulla per noi, ma qui si fa notte e quindi abbiamo scelto di votare un candidato di centrodestra, di Forza Italia – ha spiegato -. L’unico modo per evitare l’abbraccio PD-5Stelle per eleggere il Presidente del Senato è scegliere un candidato del centrodestra che abbia il maggior gradimento possibile. La scelta della Lega, che ha rinunciato ad ogni presidenza e ha indicato la senatrice Bernini di Forza Italia, rappresenta un coraggioso e generoso aiuto alla coalizione per evitare brutti scherzi ed uscire dallo stallo, e un segnale all’Italia perché il Parlamento cominci a lavorare il prima possibile”.