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Addio al partigiano Bruno Peverini, nome di battaglia “Maresca”. Cgil: una vita dedicata a valori e diritti

E’ morto a Roma Bruno Peverini, uno degli ultimi partigiani, nome di battaglia “Maresca” strenuo difensore della Costituzione, protagonista nella lotta per i diritti dei lavoratori.

Peverini residente ad Ostia fin dagli anni del dopoguerra si è spento a 94 anni. “Con Bruno Peverini se ne va uno degli ultimi partigiani ancora viventi, fondatore dei Gap, Gruppi di Azione Patriottica. Un grande dirigente della nostra organizzazione punto di riferimento in tanti luoghi di lavoro e sul territorio” ricorda in un post pubblicato sui social Cgil Roma Centro Ovest Litoranea.

“È con profonda tristezza che apprendiamo della scomparsa di Bruno Peverini, l’ultimo partigiano del Municipio X e uno degli ultimi partigiani italiani, fra i fondatori dei Gap”. Così in una nota la Cgil di Roma e del Lazio esprime cordoglio per la scomparsa.

“Bruno, nome di battaglia ‘Marasca’, ha dedicato la sua vita a lottare per un Paese più giusto e solidale e a difendere i valori della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza. A partire dal dopoguerra – prosegue il sindacato – ha abbracciato anche la causa del lavoro e dei diritti dei lavoratori militando nella Cgil e in particolare, negli anni Settanta, nella Filt Cgil, di cui fu membro della segreteria regionale e del consiglio generale nazionale. Alla sua famiglia porgiamo le nostre più sentite condoglianze”.