Addio Joe Cocker, il bluesman di Sheffield – di Alessia Battistella

    Joe-Cocker 9È morto all’età di 70 anni il cantante rock blues britannico Joe Cocker, dopo una lunga e dura battaglia contro un tumore al polmone. Lo ha annunciato questa mattina alla Bbc il suo agente, Barrie Marshall, al suo fianco da trent’anni.

    Nato a Sheffield, nello Yorkshire del sud, John Robert Cocker aveva cominciato la sua carriera mentre imparava il mestiere di idraulico. Passando di band in band, dagli Avengers alla Grease Band, Cocker si fece notare per la prima volta con una cover dei Fab Four, “I’ll Cry Instead”. Ma, fu solo con la sua apparizione a Woodstock che consacrò la sua immagine. Salì sul palco, con una maglietta e i capelli lunghi, per cantare il terzo pezzo del concerto cominciato quel venerdì 15 agosto 1969. Tuttora viene ricordato come il cantante della cover di “With a little help from my friends”.

    Dopo Woodstock, mentre il suo successo in Gran Bretagna diminuiva, fece breccia nel cuore degli americani con “Cry Me a River” e “Feelin’ Alright”. Solo anni dopo in Inghilterra, nel 2007, fu nominato Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico, nomina dedicata a chi eccelle in genere nelle arti e consegnato direttamente dalla regina Elisabetta II.

    Ma Cocker conobbe anche anni bui. Annebbiato da alcool e droga, perse le sue movenze, dimenticò i testi sul palco e fu arrestato per possesso di marijuana in Australia. Ritornò alla ribalta negli anni Ottanta grazie al duetto con Jennifer Warnes, “Up Where We Belong” per la colonna sonora del film del 1982 “Ufficiale e gentiluomo”, che gli valse il Golden Globe come “miglior canzone originale” e l’Oscar per la miglior canzone nel 1983. Sempre lo stesso anno vinsero un Grammy come “miglior performance di un duo o gruppo”. Insomma, conobbe un successo dopo l’altro.

    In cinquant’anni di attività ha composto 40 album, effettuato decine e decine di tour mondiali, vantando collaborazioni con i più grandi artisti internazionali, tra cui Zucchero, e Eros Ramazzotti con il brano “That’s All I Need to Know”, nell’album “Eros live” del 1998.

    Da tempo viveva negli Stati Uniti ed è proprio lì, nel suo ranch di Crawford, in Colorado, che Cocker è morto.

    Su Twitter numerosi sono stati i post delle star che ricordano il bluesman inglese. “Addio e che Dio ti benedica, uno dei tuoi amici” scrive Ringo Starr, batterista dei Beatles, “Ti abbiamo sempre amato, ci mancherai per sempre” gli fa eco il cantante degli Aerosmith, Steven Tyler.

    Joe Cocker era la voce roca del rock, e il suo ricordo resterà vivo ancora per molto tempo nei cuori dei suoi amici e dei suoi fan.