ADEGUAMENTO DEI CONTRATTI, ASSUNZIONE DEI PRECARI, GESTIONE DIRETTA DEI FONDI ONA: IL 15 LUGLIO SCIOPERO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO

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    Una causa lunga e sofferta. Mai come negli ultimi tempi i media ne hanno giustamente esaltato le eroiche virtù (vedere la tragedia del Rigopiano, od i terremoti del Centro italia), ed i politici decantatene le qualità umane e professionali. Malgrado tutto ciò, tra i lavoratori che quotidianamente ’in divisa’ concorrono alla nostra sicurezza, i vigili del fuoco sono i più ’bistrattati’. Da anni attendono infatti adeguamenti contrattuali che sembrano non dover arrivare mai. Ricordiamo nelle scorse settimane la drammatica iniziativa di un vigile del fuoco del sindacato Conapo che, nel pieno di uno sciopero della fame di protesta sotto i palazzi del potere, è stato costretto al ricovero ospedaliero per le sue pessime condizioni. Ma ormai il vaso è colmo e, annunciando per il prossimo 15 luglio lo sciopero nazionale, l’Usb dei Vigili del Fuoco spieg attraverso una nota che: “Vogliamo recuperare economicamente i contratti che mancano dal 2009. Vogliamo l’assunzione dei precari del corpo nazionale (i discontinui per intenderci) per risolvere definitivamente il problema delle dotazioni organiche, origine di molti mali del corpo nazionale, e rientrare nei parametri europei di un vigile del fuoco ogni 1.000 abitanti e consentire una pensione dignitosa a Vigili del Fuoco ultra cinquantenni. Chiediamo – prosegue la nota dell’Usb – il rispetto della normativa contrattuale e l’abrogazione di tutte quelle circolari che in nome della produttività ci sovraccaricano di lavoro”. Sottolineando inoltre lo stop dell’art. 19 della 183/2010 “che ci ha tolto i 53 anni per andare in pensione e ci traghetta ai 62 anni”, i sindacati di base dei vigili del fuoco affermano anche che, “Vogliamo che i soldi dell’Ona vengano gestiti direttamente dal corpo nazionale e che vengano utilizzati per tutti i lavoratori che in infortunio o malattia si trovano a dover sopperire di tasca alle spese mediche e di ticket (basta con le assicurazioni ’fantasma’). Non si può accettare una riforma delle carriere che, oltre che contraria alla norma che stanzia i famosi 103 milioni per il solo anno 2018, offende la dignità di chi ogni giorno realmente fa muovere la macchina del soccorso regalando tutti i soldi ai direttivi. L’amministrazione e i sindacati firmaioli dovrebbero ’vergognarsi’ di continuare a fare accordi sottobanco sulle spalle di chi lavora con professionalità e responsabilità. Più volte – denuncia infina la nota – come organizzazione sindacale abbiamo denunciato lo ’schifo’ e l’irresponsabilità di come è stata trattata la questione riguardante il riordino delle carriere”.
    M.