Affitti: come risparmiare con la detrazione fiscale

    Sono tanti gli italiani e non che decidono di prendere una casa in affitto per esigenze lavorative o personali, affrontando spese che in città come Roma o Milano possono sfiorare anche i 900 euro e non necessariamente per appartamenti lussuosi. Nel periodo corrente è evidente come i prezzi facciano fatica a scendere, motivo per cui è bene scandagliare punto per punto le agevolazioni fiscali previste. Uno dei modi migliori per evitare cifre esorbitanti in fatto di affitto è infatti quello di richiedere le detrazioni fiscali, grazie alle quali è possibile recuperare una somma che può arrivare fino a 991 euro. L’importo della detrazione è però differente caso per caso, a partire dai giovani tra i 20-30 anni fino ad arrivare ai lavoratori fuori-sede che hanno trasferito la propria residenza o chi ha semplicemente preso in affitto l’abitazione principale. Una disciplina ad hoc è prevista per gli studenti universitari fuori sede, ai quali a fronte di prezzi per l’affitto che superano anche i 500 euro a stanza, è consentito detrarre il 19% di un massimo di 2.633 euro all’anno. Non esistono soltanto le detrazioni: chi non riesce più a pagare l’affitto a causa di problemi economici dovuti alla perdita del lavoro, a gravi malattie o al decesso di un familiare può rivolgersi al Comune o alla Regione e informarsi circa la possibilità di accedere al Fondo per Morosità Incolpevole. Sempre per chi ha problemi economici esiste inoltre un contributo erogato dai Comuni, al quale può accedere chi ha un ISEE di valore non superiore (in media) ai 28.000 euro. Sei un proprietario? Le agevolazioni fiscali per risparmiare sull’affitto riguardano anche chi concede la propria casa in affitto: in questo caso è possibile valutare la convenienza del regime fiscale della cedolare secca (al 10% o al 21%) e risparmiare sulle imposte dovute sul reddito da locazione.