Agcom contro le TV: Troppo spazio a governo e Lega

    In vista delle Europee, L’Agcom ha tenuto a sottolineare come Rai, Sky, La7 e Mediaset stiano dando toppo spazio alla Lega e al governo. Un importante ammonimento che suggerisce una presa di posizione rapida ed una inversione della rotta: l’Agenzia Agcom ha diffuso ben cinque ordini per provvedere a favorire una più equa distribuzione del tempo destinato alle forze politiche impegnate nella corsa verso le elezioni Europee.

    Agcom contro le TV: Troppo spazio a governo e Lega: stoccata a Rai, Sky, La7 e Mediaset

    Secondo i dati a disposizione della agenzia sarebbe un po’ troppo lo spazio concesso al partito del vicepremier leghista. La Lega in sovraesposizione? Secondo Agcom sembrerebbe così. E così suggerisce come nelle prossime ore, oltre allo scatto del divieto di divulgare sondaggi sul voto del 26 maggio, ci sia una distribuzione delle partecipazioni più equilibrata. Il fatto bizzarro è che la Lega pare godi di una esposizione televisiva superiore anche agli alleati di governo del M5S. Ma per effetto del maggior presenzialismo mediatico del carroccio, anche il governo in automatico gode di una fetta troppo ampia di presenza nei notiziari del Tg1 e del Tg2.  L’Autorità ha anche indicato una presenza “abbondante” del movimento politico di Matto Salvini  e di conseguenza del governo nel TgLa7 e su SkyTG24. Per l’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, a fronte dell’esame sui dati relativi alla campagna elettorale per le Europee riferiti alle settimane 22-28 aprile e 29 aprile-5 maggio i cui esiti sono stati inviati alla Rai, La7, Mediaset e Sky, si è reso dunque necessario un pronto e immediato riequilibrio delle quote di partecipazione. L’Autorità, chiarisce di “avere analizzato la presenza e il peso delle forze politiche in competizione nel tempo a loro dedicato dai notiziari. Contestualmente abbiamo analizzato la trattazione dei temi elettorali rispetto all’informazione politica più in generale e all’informazione istituzionale anche al fine di garantire il diritto del cittadino-elettore ad una corretta e completa informazione per la formazione dell’opinione ai fini delle scelte di voto. Sulla base di questi elementi di valutazione sono stati rilevati squilibri che hanno costituito oggetto di cinque provvedimenti di ordine. Su loro richiesta, le decisioni sono state assunte con il voto contrario dei commissari Antonio Martusciello e Francesco Posteraro”.