Aggiornamento terremoto: come comportarsi

    Aggiornamento terremoto: alle 22.20 di ieri sera è stato registrato un terremoto nella zona di Agnano, che fa parte di uno sciame sismico in corso nei Campi Flegrei. Almeno una dozzina di eventi sismici registrati, con la scossa che ha toccato Pozzuoli e la parte occidentale del comune di Napoli con il distretto di Bagnoli e l’area di Agnano. Diverse persone hanno sentito un forte boato che ha allarmato la popolazione.

    Il terremoto che ha fatto tremare la Puglia e la Basilicata quattro giorni fa ha riportato alta l’attenzione su questo tipo di eventi. Secondo quanto ha rilevato l’INGV, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l’epicentro della scossa del 9 novembre è stato ad Altamura, a 5 chilometri a nord-est e 38 km di profondità, per l’esattezza nell’area di Pescariello. Nessun nuovo aggiornamento terremoto, anche se non si esclude che la zona possa essere caratterizzata da altre scosse nell’immediato futuro.

    Infatti, secondo la mappa dei terremoti italiani elaborata dall’INGV è facile notare come i terremoti siano soliti ripetersi in zone già toccate nel passato.
    I sismi più forti si sono verificati in Sicilia, nelle Alpi orientali e lungo gli Appennini centro-meridionali, dall’Abruzzo alla Calabria, anche se eventi sismici importanti sono accaduti anche nell’Appennino centro-settentrionale e nel Gargano.

    E’ opportuno però specificare che si tratta di un’analisi probabilistica, come osserva l’INGV: “Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse”, spiega l’Ingv.

    In caso di terremoto, la Protezione Civile raccomanda di attenersi ad un prezioso vademecum per limitare tutti i possibili danni. Se al momento della scossa ci si trova in un luogo chiuso, bisogna posizionarsi sotto una trave, nel vano di una porta o nei pressi di una parete portante. Massima attenzione va assicurata agli oggetti che potrebbero colpire le persone cadendo, ed utilizzare con cautela le scale, abbastanza fragili. L’ascensore si può bloccare ed è invece da evitare.

    All’aperto, occorre far attenzione ad eventuale crollo di ponti, frane, perdite di gas; tenersi lontani da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche che potrebbero colpire le persone, così come da vasi, tegole e altri materiali in caduta.

    Al termine della scossa, è opportuno valutare lo stato di salute delle persone che si hanno accanto, e nel caso prestare i primi soccorsi. Uscire in strada sempre con le scarpe, mentre se si abita in vicinanza dal mare allontanarsi il più possibile dalla spiaggia, per evitare il rischio di tsunami.
    Infine, occorre limitare il più possibile l’uso del telefono e delle auto, per evitare intasamenti delle strade e delle frequenze.