Aggressione arbitro, dura la replica di Salvini e Nicchi

    Molti appassionati di calcio, che forse non l’hanno mai praticato e lo vedono solo in tv, quando assistono ad una partita che va male a causa di errori arbitrali, il primo a cui rivolgono le accuse è proprio l’arbitro. L’introduzione della moviola in campo (Var) l’anno scorso anche nel massimo campionato italiano di Serie A doveva un po’ accentuare le polemiche e probabilmente placare l’animo dei tifosi più accesi. Ma le numerose sviste arbitrali, con i direttori di gara che ancora mostrano titubanze nell’utilizzo della nuova tecnologia, è stato nuovamente oggetto di numerose polemiche. I tifosi continuano a scagliarsi contro l’arbitro e, a volte, gli insulti si trasformano in aggressioni. È capitato di recente anche se si sta parlando di calcio dilettantistico e non professionale. Ma il fatto è grave e non può non essere trascurato. “Siamo davanti ad un’emergenza educativa, prima che securitaria. Lavoro da cinque mesi per presidiare i confini, non pensavo ci fossero da difendere anche i campi da calcio”. Ha commentato il vicepremier, nonché responsabile della sicurezza, Matteo Salvini che ha promesso di applicare severità dopo l’incontro al Viminale con il sottosegretario Giancarlo Giorgetti e il presidente dell’Associazione arbitri Italiani, Marcello Nicchi, tenutasi dopo l’aggressione di domenica ai danni dell’arbitro Riccardo Bernardini dopo che si era conclusa la gara del campionato di Promozione laziale.”I numeri dovrebbero far riflettere, sconcertare è capire come migliorare la situazione. Si parla di centinaia di aggressioni e ricoveri al pronto soccorso per ragazzi che hanno una passione, plaudo all’iniziativa di sospendere i campionati domenica nel Lazio sperando che sia l’ultimo segnale da mandare prima dell’allarme”, sottolinea Salvini. “Da papà di un bambino che gioca a calcio farò tutto il possibile per riportare disciplina, ordine, rispetto, buona educazione e sanzioni sui campi. C’è da fare un lavoro a medio-lungo termine per riportare il senso civico, ma per ora bisogna sanzionare i delinquenti che picchiano selvaggiamente gli arbitri nei campionati minori”. E il ministro dell’Interno ha da ridire anche nei confronti di Higuain, l’attaccante del Milan, che dopo il rosso rimediato nella partita contro la Juventus ha manifestato con furia il suo dissenso dopo un intervento, a suo dire inesistente, nei confronti dell’arbitro. “Da milanista – dice Salvini – mi sono vergognato del comportamento del nostro centravanti, Gonzalo Higuain: è stato indegno. L’esempio arriva dall’alto: se a casa i ragazzini vedono che puoi andare faccia a faccia con l’arbitro, tu campione che guadagni tanti soldi, allora tutti sentono di poter fare altrettanto. Spero gli diano una squalifica lunga, lunga, lunga: chiedere scusa dopo è segno di ravvedimento, ma uno deve pensarci prima”.A sostegno della classe arbitrale è intervenuto anche Marcello Nicchi, che guida l’Associazione italiana arbitri. “Oggi è arrivato il punto zero – parla Nicchi – da qui dobbiamo ripartire per un calcio pulito, corretto. È accaduto un episodio gravissimo. Un ragazzo che ancora non sta bene, è in ospedale. È arrivato il momento di cambiare pagina. L’Associazione italiana arbitri non accetta e non accetterà più di mandare al massacro i nostri ragazzi”. “Non abbiamo mai scioperato – ha detto – e non lo faremo mai. Non vogliamo arrivare all’extrema ratio di non mandare gli arbitri sui campi”. “Si tratta di violenze vigliacche che non sono accettabili – conclude Nicchi – non è possibile che un giovane smetta di arbitrare per questo rischio”. Ed anche il presidente della Figc Gabriele Gravina ha parole dure in merito: “Basta, basta, basta negoziare sulla passione di questi ragazzi che hanno solo voglia di stare in campo e si trovano a pagare con il proprio fisico un momento di follia. Tutti devono sapere che chiunque sfiora un arbitro deve pagare con pene che possono arrivare fino all’allontanamento. Non vogliamo più queste persone nel nostro mondo”.