Al Bano pericolo pubblico in Ucraina

Al Bano pericolo pubblico in Ucraina.
L’Ucraina inserisce Al Bano nella lista nera: Minaccia alla sicurezza
nazionale
. Sembra assurdo, sembra un fake, ma non è così. Al Bano è
un pericolo per la sicurezza del popolo ucraino e viene inserito
nella Black List. Che la sua ugola turbi troppo la quiete pubblica
ucraina? Al di là della ironia spiccia, la situazione pur se
paradossale, è vera. Al Bano viene considerato pericoloso e inserito
sul serio nella Bano nella lista nera: “Minaccia alla sicurezza
nazionale”. Il cantante pugliese si rammarica e si difende: “Non
sono un terrorista“.



Dunque l’Ucraina inserisce Al Bano
nella lista nera dei nemici e dei soggetti pericolosi. Sarà per il
fatto che Al Bano non ha mai nascosto la sua simpatia per Putin ma,
di fatto, sembra un po’ una forzatura. Il cantante pugliese al di
là delle sue preferenze politiche in orbita Putin ha provato a
stemperare: “Non sono un terrorista ma un uomo di pace, chiamerò
l’ambasciatore“.


Al Bano pericolo pubblico in Ucraina.
Le simpatie politiche del cantante e il suo rammarico



La notizia dunque pur sembrando uno
scherzo social, è verissima. Il ministero della Cultura ucraino ha
inserito anche il cantante Albano Carrisi in arte Al Bano nella lista
degli individui che considera una minaccia alla sicurezza
nazionale.La lista nera è compilata e aggiornata dal ministero della
Cultura in base alle richieste del Consiglio di Sicurezza e Difesa
nazionale
dell’Ucraina, dei servizi di sicurezza ucraini e del
Consiglio della Tv e Radio nazionali. Nella black list ci sono ora
147 persone. Lo riferisce l’agenzia Interfax. Al Bano e la sua ex
moglie Romina Power negli anni Ottanta e Novanta erano decisamente
famosissimi anche in Unione Sovietica. Il cantante pugliese Al Bano
non ha mai nascosto la sua ammirazione per il presidente russo,
Vladimir Putin. “L’ho incontrato tre volte – ha detto in una
recente intervista – Nel 1986, durante una tournée in Russia, feci
18 concerti a Leningrado e altri 18 a Mosca. In uno di questi era
presente anche lui, allora capo del Kgb. Il giorno dopo venne in
albergo per complimentarsi. Poi nel 2004 ho cantato al Cremlino per
festeggiare il Capodanno. Allo stesso tavolo c’ erano Putin e la sua
famiglia e Boris Eltsin e famiglia. Nel novembre scorso, invece, alla
festa del centenario del Kgb, tanti cantanti, e anch’ io, abbiamo
intonato ognuno due canzoni”. Ma questo non ha nulla a che fare
con l’Ucraina, dice. “Non ho mai detto una parola contro
l’Ucraina. Mai fatto neanche un apprezzamento. E’ inaccettabile che
proprio io che canto da sempre la pace ora venga trattato come un
terrorista. Non ho mai posseduto armi, neanche quelle mentali”:
ha chiarito Al Bano. “Chiamerò subito l’ambasciatore e quindi
il ministero della Cultura ucraina. Voglio capire come il mio nome
sia finito nella lista. Quando l’ho saputo questa mattina ho pensato
a uno scherzo, o a uno scambio di persona”. Al Bano precisa: “Se
Putin è bravo io lo dico. Non c’è un’amicizia, ma una semplice
conoscenza, favorita anche dal fatto che lui è presidente onorario
della Federazione internazionale dello judo e io ne sono ambasciatore
nel mondo. Ho cantato per lui ma anche per tanti altri capi di Stato
e pure per Giovanni Paolo II. Sono un uomo di pace e non di guerra”.