Home BENESSERE SALUTE Alexa informami, sugli smart speaker il supporto ai pazienti oncologici

Alexa informami, sugli smart speaker il supporto ai pazienti oncologici

Ansia, depressione, sensi di colpa, mancata accettazione: la diagnosi di tumore e tutto quello che ne consegue possono avere numerose ripercussioni psicologiche sul paziente e sui familiari, che rendono ancora più difficile affrontare la malattia. Per questo motivo è fondamentale che i pazienti e i loro caregiver possano contare su un supporto psiconcologico durante il percorso di diagnosi, trattamento e follow-up. Per rispondere alle esigenze dei pazienti e dare loro un primo supporto, Pfizer, con il patrocinio della Società italiana di psico-oncologia (Sipo), lancia il servizio ‘Di più sul tumore’, gratuito per Amazon Alexa, che può essere utilizzato con smart speaker o da App mobile e che offre informazioni e approfondimenti sulla gestione psicologica delle diverse fasi di malattia. 

Dall’elaborazione della malattia al ritorno al quotidiano, passando per la gestione di emozioni e relazioni interpersonali, ‘Di più sul tumore’ propone a pazienti e caregiver una serie di contenuti narrati da Alexa, facilmente consultabili tramite comandi vocali, integrati da quattro podcast che offrono all’ascoltatore approcci diversi sulla gestione delle emozioni legate alla malattia. L’applicazione è stata realizzata in collaborazione con la dottoressa Gabriella De Benedetta, psicologa e psicoterapeuta dell’Unita di Ematologia oncologica, Istituto nazionale tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli, che ha anche dato voce ai podcast. 

“La patologia oncologica può far nascere pensieri ed emozioni completamente nuovi, che il paziente stesso può non riconoscere come propri, ha difficoltà a gestire e provocano malessere – spiega De Benedetta – Se si ha la febbre, si prende un farmaco che la faccia scendere, anche se si sa che a causarla è un’infezione: allo stesso modo, è importante trattare il malessere psicologico, che sappiamo essere causato dal tumore. Ritengo che il supporto psicologico sia fondamentale anche in fasi ritenute ordinarie, come l’inizio del percorso diagnostico, una fase molto delicata per il paziente ma che spesso viene sottovalutata”.  

In questo senso, continua l’esperta, “‘Di più sul tumore’ può essere molto importante perché dà la possibilità a molte persone di avere alcune risposte a quesiti generici su come affrontare la malattia, ma anche di ricevere numerosi spunti di riflessione che possono aiutare a instaurare un cambiamento. Ma soprattutto, può rendere pensabile l’idea di rivolgersi a uno psicologo e diventare uno stimolo a cercare un intervento più specifico”. 

Nonostante l’utilità del supporto psiconcologico per ridurre lo stress e aumentare il benessere percepito, sono pochi i pazienti con tumore che lo ricercano: uno studio del 2009 evidenzia che a richiederlo è solo il 25% delle pazienti donne, a fronte di elevati livelli di ansia e depressione individuati nel 70% del campione femminile, mentre la percentuale si abbassa ulteriormente tra gli uomini (10%), nonostante il 50% riporti punteggi significativi di ansia e depressione. 

La crescente diffusione degli smart speaker e della tecnologia di Alexa possono quindi contribuire a valorizzare l’importanza del supporto psicologico in quest’area. Tutti i contenuti presenti su ‘Di più sul tumore’, infatti, oltre a offrire informazioni utili sulla gestione del carico psicologico nelle diverse fasi della malattia, suggeriscono come poter affrontare più efficacemente questa difficile esperienza attraverso un percorso psicologico personalizzato, rivolgendosi, ad esempio, al centro più vicino sul territorio oppure alla Società italiana di psico-oncologia (www.siponazionale.it). Con ‘Di più sul tumore’ è la prima volta in Italia che la tecnologia voice-assistant viene utilizzata per offrire un servizio alle persone più fragili che hanno bisogno di sostegno nell’affrontare emotivamente la malattia. 

“La diagnosi di cancro può decisamente sconvolgere la vita di una persona e di chi gli sta intorno. Anche la convivenza stessa con questa malattia, per fortuna sempre più lunga, ma spesso non priva di difficoltà e momenti di sconforto, caratterizzata da continui follow-up che generano nello stesso tempo apprensione e speranza, ha importanti ripercussioni psicologiche. Per questo è sempre più importante curare la malattia e prendersi cura allo stesso tempo della persona, garantendo sia all’ammalato che al caregiver un sostegno psicologico e uno spazio di contenimento emotivo”, commenta Alberto Stanzione, direttore Oncologia di Pfizer in Italia.  

“Sperimentare e intraprendere per primi nuovi percorsi e modalità per farlo, anche facendo ricorso all’intelligenza artificiale e all’evoluzione degli assistenti vocali, che entrati nella nostra vita quotidiana stanno aprendo grandi prospettive in molti campi, fa parte del nostro impegno continuo per trovare soluzioni concrete e innovative che possano sostenere i pazienti e contribuire a rendere la loro vita migliore”, conclude. 

Il nuovo ‘format’ di Pfizer, che utilizza una tecnologia sempre più presente nelle case e nei dispositivi mobile degli italiani, sarà applicato anche in altre aree terapeutiche: è infatti già in sviluppo e a breve disponibile la skill ‘Di più sull’amiloidosi’, dedicata ai pazienti affetti da questa rara malattia.