Il futuro della compagnia aerea Alitalia è ora nella mani della terna commissariale composta da Luigi Gubitosi, Stefano Paleari ed Enrico Laghi. Dal 31 ottobre scorso infatti sono arrivate diverse offerte per lacquisizione della compagnia che ora dovranno essere analizzate nel dettaglio dai tre commissari. Le più discusse sarebbero quelle di Fs spa ed Easyjet, che hanno presentato unofferta vincolante, e quella di Delta Airlines che è scesa in campo manifestando un certo interesse. È dunque una fase serrata quella che si aperta poco meno di una settimana fa e che dovrebbe concludersi in maniera alquanto veloce: secondo quanto spiegato da fonti vicine allambiebte, infatti, la relazione che i commissari redigeranno dopo lesame delle offerte potrebbe arrivare al Mise già a metà novembre. E sulla base di questa relazione, il comitato di sorveglianza del dicastero deciderà con quale soggetto avviare la trattativa in esclusiva.
Sui contenuti delle offerte, la carte rimangono rigorosamente coperte. “Non posso entrare sulle singole offerte. La trattativa è coperta da silenzio”, ha puntualizzato ieri Gubitosi intervistato da Milena Gabanelli nel corso di Dataroom sul sito del Corriere della Sera. E su possibili tagli di personale, che i potenziali acquirenti potrebbero porre come condizione, “non direi che i privati acquisirebbero solo con tagli di personale. In realtà, non si acquisisce il personale ma un complesso di attivi e il personale segue le rotte. Il presupposto è con quale connettività parte lazienda, quale è la sua missione, quale il suo ruolo, quanti aerei avrà e sulla base di questo si calcolano gli equipaggi, e questo porta il numero di piloti e assistenti di volo. La tipologia degli aerei comporta il numero di passeggeri e la necessità di handling e check in a terra…”.
“Credo che il Governo ha espresso, già nel suo contratto di governo, lintezione di rilanciare Alitalia Non entro nelle scelte dellazionista, io faccio il manager”, ha detto Gubitosi per il quale un nuovo decollo della compagnia “dovrebbe avvenire con un rilancio di attività attraverso lacquisto di nuovi aerei”. “Su Alitalia – ha sottolineato – si è sempre investito molto poco. Servono investimenti importanti. Se si vogliono investire pochi soldi, per andare avanti per un paio danni, io lo sconsiglierei. Anzi, lho sconsigliato…”.
Se massimo è il riserbo sui contenuti, più chiaro è il raggio dazione tratteggiato da uno dei principali potenziali acquirenti, le Fs spa. Lofferta presentata, infatti, prevede che debba essere elaborato un piano industriale durante una confirmatory due diligence, che è una condizione essenziale per loperazione per individuare soggetti privati e istituzionali. Le Fs si riservano di costituire una newco con la partecipazione di un primario vettore aereo.
In prospettiva, la holding di Villa Patrizi, che conferma il proprio impegno sugli investimenti per il rilancio del trasporti regionale e il consolidamento del business dellalta velocità, verrebbe a detenere una quota di minoranza nel capitaledi Alitalia. Anche EasyJet, poi, ha fissato i suoi paletti ribadendo il proprio interesse per “per una Alitalia ristrutturata”. Delta, invece, ha fatto sapere di voler continuare ad “esplorare strade per lavorare con Alitalia e mantenere la nostra partnership nel futuro”.