ALITALIA: TRE COMMISSARI E UN PRESTITO PONTE DI 600 MLN DI EURO PER 6 MESI. GENTILONI: ‘NESSUNA NAZIONALIZZAZIONE, MA ASSICURARE SERVIZI FONDAMENTALI AL NOSTRO PAESE

 “Il Cda ha preso atto della grave situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società, del venir meno del supporto dei soci e dell’impraticabilità in tempi brevi di soluzioni alternative”. Così, precisando poi che ivolie le operazioni di Alitalianon subiranno alcuna modificae continueranno secondo la programmazione prevista, stamane da Alitalia è stato deciso all’unanimità di presentare l’istanza di ammissionealla procedura diamministrazione straordinaria,come prevede la legge. L’annuncio è seguito alla riunione del ‘board’, dopo l’Assemblea dei soci della compagnia. In serata il ministro dello Sviluppo Economico, attraverso un decreto per l’ammissione di Alitalia all’amministrazione straordinaria in base al decreto legge Marzano, nominando un collegio commissariale composto daLuigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari. Il ministro Calenda, annunciando inoltre la concessione di un “prestito ponte di 600 milioni per 6 mesi”, ha quindi spiegato che “Il mandato affidato ai commissari è chiaro: a breve dovranno aprire alle manifestazioni di interesse per individuare il potenziale acquirente”. Riguardo invece il prestito, sarà erogato “a condizioni di mercato, euribor più mille punti base. “Era il massimo che si potesse prevedere e fare – ha aggiunto Calenda –  I commissari hanno un mandato ampio nello spettro ma limitato nei termini temporali. Alitalia ha 4,9 milioni di prenotazioni in piedi e trasporta 2 milioni di passeggeri al mese”, ha infine sottolineato il ministro Calenda, evidenziando “questi numeri, impatti pesantissimi che avrebbe comportato la scelta di lasciare a terra gli aerei della compagnia”. Uscendo dal Consiglio dei Ministri, il premier Gentiloni ha precisato che i termini dell’intervento del governo su Alitalia “non sono quelli di immaginare una ri-nazionalizzazione di Alitalia. Lo abbiamo escluso fin dal primo momento, lo escludiamo oggi. Da parte nostra c’è stata la responsabilità di chi deve assicurare alcuni servizi fondamentali al nostro Paese, i collegamenti fondamentali, alcuni diritti acquisiti di chi ha acquistato i biglietti, la continuità, sia pure per il periodo di amministrazione straordinaria e quindi limitato nel tempo. Questo fa parte dei doveri e delle responsabilità del governo”.

M.