ALTA TENSIONE – RIAD SOSPENDE LE RELAZIONI CON TEHERAN CHE DENUNCIA: ‘GRAVE ERRORE STRATEGICO AVER GIUSTIZIATO UN RELIGIOSO’

Sale tensione tra Riad e Teheran: ieri il ministro degli Esteri saudita ha annunciato l’interruzione dei rapporti diplomatici tra i due paesi, in conseguenza degli attacchi dall’Iran dopo l’esecuzione dell’iman sciita Nimr al-Nimr. Dal canto suo Hussein Jaber Ansari, portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, si dice convinto che dietro questa decisione da parte dei sauditi, si celerebbe la volontà di nascondere i problemi interni al Regno. Per Ansari da Riad avrebbero concorso a fomentare tensioni e conflitti nella regione, ricordando la ’’guerra sanguinosa’’ nello Yemen, con l’intento di smontare la sicurezza e la stabilità regionale. Tornando all’attualità, il vice ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdollahian, ha sottolineato il “grande errore” commesso dalle autorità di Riad di fronte alla comunità internazionale, nell’aver scelto di giustiziare l’imam sciita Nimr al-Nimr: ’’decidendo di tagliare i rapporti, l’Arabia Saudita non può far dimenticare il suo grande errore di aver giustiziato un religioso’’. Si è trattato di un ’’errore strategico nel prendere decisioni avventate e frettolose che hanno creato instabilità e lo sviluppo del terrorismo nella regione. L’Arabia Saudita – ha quindi ammonito Abdollahian, sta ’’minacciando gli interessi del suo popolo e dei musulmani nella regione con il suo tentativo di abbassare il prezzo del petrolio’’. In queste ore come dicevamo la tensione è altissima, e non sono mancati fatti di sangue: ad Awamiya – villaggio natale di al-Nimr – in uno scontro con la polizia, un uomo è morto ed un bambino di 8 anni è rimasto gravemente ferito. In Iraq due moschee sunnite sono state fatte oggetto di attentati esplosivi mentre, a Iskandariyahd, un muezzin è stato ucciso.

M.