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    Altroconsumo a supporto campagna per firma digitale

    Anche Altroconsumo, da sempre al fianco dei cittadini per la tutela e promozione dei loro diritti, ha deciso di supportare l’appello di Associazione Luca Coscioni e Eumans! #DemocraziaADistanza, tramite il quale si richiede al Ministro Colao l’introduzione della firma digitale per la sottoscrizione di referendum e leggi popolari. L’iniziativa chiede di consentire di votare anche a chi ha limitate possibilità di spostamento come gli italiani all’estero o, soprattutto, le persone disabili. Infatti, di fronte alla forte innovazione nella tecnologia e nella società, come sta dimostrando questo periodo di emergenza sanitaria, soluzioni all’avanguardia rendono sempre più possibile compiere numerose e diverse azioni anche a distanza. 

    “Altroconsumo da sempre crede nel dare voce a chi non ce l’ha o a chi potrebbe, a causa del contesto personale o sociale, non avercela. Un obiettivo che anche nel nostro lavoro portiamo avanti in molti modi. Non possiamo quindi che vedere una profonda assonanza con questa iniziativa, che nasce dalla considerazione che il digitale, se ben sviluppato ed usato, può aiutare a colmare anche altri ‘divide’ all’interno della società, specie là dove ci sono possibili aree di fragilità o esclusione”, commenta Federico Cavallo, responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo.  

    “L’introduzione della firma digitale per aderire a referendum e iniziative popolari – aggiunge – potrebbe essere un passo molto concreto per rispondere a quelle che non sono solo delle situazioni individuali, ma possono invece rappresentare una tangibile estensione di partecipazione democratica a 360 gradi. Grazie alle tecnologie di cui disponiamo oggi, infatti, quella che fino a qualche anno fa sarebbe rimasta nei fatti una limitazione dell’esercizio di questi diritti senza soluzione, può trovare risposta, andando così a coinvolgere nei processi democratici tutte quelle persone che sono vincolati dalla logistica, come gli italiani che risiedono in altre nazioni o gli studenti fuori sede, e, soprattutto, i cittadini disabili dando a tutti loro, finalmente, la possibilità di partecipare più facilmente ai processi democratici”.