AMAZON “SHOCK”: NEW YORK È PIENA DI SVASTICHE, MA IL SUCCESSO È GARANTITO

Cosa sarebbe successo se Adolf Hitler avesse vinto la Seconda Guerra Mondiale e Germania e Giappone avessero conquistato gli Stati Uniti d’America? Da qui inizia la trama di “The Man in the High Castle”, la nuova serie tv prodotta da Amazon e che prende spunto dal romanzo di Philip K. Dick “La svastica sul sole”. Tema un po’ inquietante, certo, ma non è né la prima né l’ultima produzione di fantapolitica: ad allarmare gli Usa in queste ore è stata però l’aggressiva campagna pubblicitaria per il lancio del probabile nuovo cult di stagione. Interi treni della metropolitana di New York sono stati infatti customizzati con bandiere a stelle e strisce “inquinate” dall’aquila nazista, oppure con la bandiera giapponese mischiata al classico Stars and Stripes: in “The Man in the High Castle” infatti, le vicende sono ambientate negli anni ’60 e gli Stati Uniti hanno perso ogni tipo di identità nazionale e indipendente. Dura la risposta dell’opinione pubblica e del Sindaco di New York Bill de Blasio: «Sono irresponsabili e offensive nei confronti dei sopravvissuti della Seconda guerra mondiale e dell’Olocausto, nei confronti delle loro famiglie e di un innumerevole numero di newyorkesi» ha dichiarato il primo cittadino della Grande Mela. Nella notte tra martedì e mercoledì è arrivato così il via libera per liberare da questi inquietanti stendardi sedili e vagoni, cercando di chiudere la polemica a poche ore dal Giorno del Ringraziamento (oggi, giovedì 26 Novembre), una delle festività più sentite dal popolo americano. Intanto però gli Amazon Studios si fregano le mani: le visualizzazioni dei 10 episodi, distribuiti sulla piattaforma Amazon Instant Video a partire dal 20 novembre, vanno a gonfie vele e sarebbe già in cantiere la sceneggiatura di una seconda serie di 10 nuovi episodi. Possibile che nelle prossime settimane “The Man in the High Castle” possa essere doppiato in altre lingue per la distribuzione in Europa (dove già nel 2010 c’era stato l’interesse della BBC per creare una miniserie TV in quattro parti, progetto poi acquistato proprio da Amazon nel 2014 e sfociato nei 600 minuti pubblicati): intanto la risposta della critica è stata più che positiva, con il sito specializzato “Rotten Tomatoes” che ha incoronato la serie con un punteggio di 7.5 e un livello di gradimento del 96% degli utenti votanti. Pubblicità di certo discutibile, ma altrettanto efficace: in fondo, per citare Oscar Wilde, “nel bene o nel male, purchè se ne parli” avranno pensato ad Amazon.