Bonifica 2.0 è un piano sperimentale legato a un sistema integrato di navigabilità delle acque e fruizione degli argini del territorio pontino, in grado di rivoluzionare il concetto stesso di mobilità in unottica di sostenibilità e rispetto dellambiente. La direzione regionale Ambiente e Infrastrutture ha ufficialmente istituito un Tavolo di concertazione territoriale per la definizione dei contenuti e degli indirizzi di Bonifica 2.0: ne fanno parte un organo di coordinamento composto dal direttore della direzione regionale Ambiente e Infrastrutture con la funzione di segretario; un Comitato tecnico operativo con funzioni di pianificazione e attuazione (composto dai dirigenti regionali dellarea, Ardis, Arpa Lazio, Consorzio di Bonifica dellAgro Pontino, Consorzio di Bonifica del Sud Pontino, Camera di Commercio di Latina, Pomos, Autorità di bacino e un rappresentante del settore Ambiente della Provincia di Latina) e un Comitato Consultivo che rappresenterà le istanze che provengono dai territori.
Questa determina è il grande risultato che abbiamo conquistato dopo un anno di lavoro e confronto serrato con tutti i soggetti istituzionali che era necessario coinvolgere spiega la consigliera regionale Giancola – La normativa delle acque è infatti una materia estremamente complessa , che ha richiesto, anche da parte dellassessorato regionale allAmbiente, un attento esame e uno studio approfondito delle modalità di intervento e di gestione. Il tavolo è ora ufficialmente costituito e avvierà i suoi primi interventi a settembre. Bonifica 2.0 è e resta un grande contenitore sperimentale che punta a costruire un modello di mobilità sostenibile annesso a sistemi energetici e di monitoraggio ambientale, che potrà aprire la strada, nel lungo periodo, a uno sviluppo territoriale diffuso con potenziali ricadute sul turismo e sul suo indotto, oltre che sulla nascita di nuove imprese qualificate. Al Tavolo di concertazione saranno attribuite funzioni di definizione delle modalità operative del progetto Bonifica 2.0, di elaborazione del piano nel dettaglio, di specificazione della modalità di collaborazione tra enti e associazioni coinvolte e di messa a sistema di programmi e azioni che riguardano i territori interessati.