“Mi sono preparato. La mia mente, il mio corpo e il mio spirito. Per qualcosa che dicono sia impossibile e dimostrarvi che niente è impossibile. Tenterò per la prima volta al mondo la traversata senza aiuto in solitario dellAntartide. Un viaggio di mille miglia attraverso un territorio ghiacciato. Questo progetto è dedicato a chiunque pensi che i suoi sogni siano impossibili. Fai il primo passo. Rendilo possibile”. Un ragazzo di 33 americano aveva dato notizia della sua impresa, quella dellattraversata in solitaria dellAntartide, il 18 ottobre in un video su Youtube. E ce lha fatta: ha attraversato lAntartide in completa solitudine, senza ricorre ad aiuti. 1600 chilometri in 24 giorni. Ex atleta professionista, Colin è stato monitorato con il GPS e tutti i resoconti della sua traversata sono stati pubblicati quotidianamente sul suo sito web olinobrady.com. Equipaggiato con sci da fondo, ha condotto la sua pulka, una tipo di slitta con cui portava tutti i suoi rifornimenti e attrezzature, per un peso totale di 180 kg. Nel 1996-1997, lesploratore norvegese Borge Ousland era stato il primo a compiere limpresa in solitaria, ma aveva il sostegno di un parafoil (un sorta di parapendio). Altri temerari hanno fatto provviste lungo il tragitto, ma non tutti cè lhanno fatta. Il tenente colonnello britannico Henry Worsley morì nel 2016 nel tentativo di percorrere tutto lAntartide da solo e senza aiuti. Altri si hanno issato bandiera bianca e hanno fatto marcia indietro. Giunto al Polo Sud il 12 dicembre, OBrady ha concluso la sua camminata nel giorno di Santo Stefano sulla barriera di Ross nellOceano Pacifico. Louis Rudd, partito con lui il 3 novembre, è un giorno o due di distanza. Durante le primi luci di Natale, OBrady ha deciso di percorrere i restanti 125 chilometri in una botta sola: “Mentre facevo bollire lacqua per il mio porridge, è sorta una domanda quasi impossibile – ha postato su Instagram – Posso fare tutta una tirata e farla tutta in una volta fino alla fine?