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    Anarchici, padre Carlo Giuliani: “Brigata 20 luglio ispirata a mio figlio? Fanatici cialtroni”

    (Adnkronos) – “Questi sono dei fanatici, gente che disprezzo, dovrebbero fare ben altro. Una cosa che mi infastidisce, che non serve a niente. Cialtroni”. Così all’AdnKronos Giuliano Giuliani, padre di Carlo, il giovane colpito a morte dal carabiniere ausiliario Mario Placanica il 20 luglio del 2001 al G8 di Genova, definisce gli anarchici della ‘Brigata 20 luglio’ che si ispira proprio a Carlo Giuliani. “Dovrebbero andarsene a casa, punto”, – sottolinea Giuliani parlando ancora della ‘Brigata 20 luglio’, “sono delle cose che non dovrebbero essere fatte, perché l’unica cosa utile che si può fare intorno all’omicidio di Carlo è ricordare l’ingiustizia che ha subìto. Raccontare quello che è successo, le porcherie che hanno fatto il reparto dei carabinieri e i magistrati, che non hanno nemmeno voluto fare un processo. Queste sono le uniche cose serie rispetto al fatto che ci sono due istituzioni dello Stato, magistratura e Arma dei carabinieri, dentro alle quali, insieme a tanta gente che fa il suo dovere, per carità, ci sono degli autentici farabutti. E questo che bisogna ricordare”.  

    Giuliano Giuliani si sofferma, infine, sull’anarchico Alfredo Cospito, detenuto al 41 bis e da mesi in sciopero dalla fame: “Le violenze dello Stato ci sono – osserva Giuliani -, certo, c’è il problema delle comunicazioni, con i mezzi di oggi è un po’ complicato impedirle. Ora, la forma è molto violenta, certo, per cui probabilmente bisognerebbe riuscire a raggiungere l’obiettivo di impedire la diffusione delle notizie, degli ordini e dei comandi in un modo un po’ più dignitoso che non sia il 41 bis”.