Anche il Consiglio di Stato blocca la “riforma delle banche popolari

    Il Consiglio di Stato dato ragione al Governo Conte, confermando la sospensione della “riforma delle banche popolari” fino alla pubblicazione della sentenza, e dopo l’udienza di merito del 18 ottobre. Lo riferiscono fonti legali, illustrando le implicazioni dell’ordinanza emessa oggi dai magistrati amministrativi.
    La scorsa settimana, con il varo di un decreto legge, il governo aveva già rinviato al 31 dicembre 2018 il termine per la conversione in spa delle popolari con oltre 8 miliardi di attivi, disposizione che interessa ormai solo la Popolare di Sondrio e la Popolare di Bari.
    L’ordinanza prende atto di quanto previsto dal governo e conferma la sospensione degli atti propedeutici al completamento della trasformazione in spa in attesa della pronuncia di merito. Restano sospese in particolare le disposizioni sul limite al diritto di recesso per i soci e alle modifiche statutarie delle popolari, spiegano le fonti.
    Popolare di Sondrio e alcuni suoi soci avevano chiesto di confermare la sospensione, nonostante il decreto del governo fosse già per sospendere, e perché il quadro normativo non resterà certo fermo fino alla sentenza di merito.
    L’Avvocatura dello Stato e la Banca d’Italia hanno invece chiesto il ritiro della sospensiva, ritenendo fugati tutti i dubbi dopo la sentenza della Corte costituzionale che a marzo ha bocciato le obiezioni di legittimità costituzionali mosse contro la riforma. La sentenza sarà pubblicata entro 45 giorni dall’udienza.