Home ATTUALITÀ Anticorpi monoclonali nel Lazio, da oggi il via alla somministrazione

    Anticorpi monoclonali nel Lazio, da oggi il via alla somministrazione

    Parte da oggi, nel Lazio, la somministrazione degli anticorpi monoclonali, in 16 postazioni messe a disposizione della Regione. L’obiettivo è quello di evitare effetti gravi del Covid e quindi il ricovero. Per la somministrazione, però, è necessario che il paziente abbia da poco contratto l’infezione e che presenti più patologie. 

    Lo ha spiegato al Corriere della Sera Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Inmi Spallanzani: “Da oggi inizia la somministrazione endovenosa degli anticorpi monoclonali in 16 postazioni che abbiamo messo a disposizione. Li individueranno i medici di medicina generale e i Pronto soccorso. Ma sono fondamentali due requisiti: che siano alle prime giornate della malattia e che presentino comorbilità che potrebbero portare a un’evoluzione grave del Covid”. 

    Ha aggiunto poi Vaia: “Il paziente rimarrà allo Spallanzani per due ore: una per l’infusione e un’altra in osservazione. Poi andrà a casa. Permettono di generare anticorpi. L’obiettivo è evitare il ricovero e quindi effetti gravi”. 

    Sullo Sputnik ha assicurato: “C’è un’intesa tra il Gamaleya di Mosca, diretto da Alexander Ginzburg, e lo Spallanzani. Un accordo tra due prestigiosi istituti. E su questa scorta oggi avremo un altro incontro, a cui parteciperanno anche le rappresentanze diplomatiche dei due paesi, a garanzia. C’è un patto di riservatezza tra me e Ginzburg. Poi un’attività di scambio: tre loro scienziati verranno qui e tre nostri scienziati andranno a Mosca. E ancora, uno scambio di dati, nell’ottica dell’approfondimento. E infine uno scambio di sieri per studiare gli effetti del vaccino russo sulle varianti. Allo Spallanzani abbiamo individuato e isolato le varianti inglese, sud africana e brasiliana. E metteremo a disposizione di Mosca i sieri dei pazienti positivi. Loro metteranno a disposizione 100 dosi di vaccino Sputnik V per testarne in laboratorio l’efficacia contro queste varianti”, ha concluso Vaia.