ANZIO, BRUSCHINI: “PRIMA I NOMI DEI CITTADINI CADUTI NEI NOSTRI CUORI, OGGI SCOLPITI SUL MONUMENTO PIÙ IMPORTANTE DELLA CITTÀ”

Parole di grande soddisfazione arrivano dai partecipanti alle commemorazioni del settantesimo anniversario dello sbarco degli alleati ad Anzio e Nettuno. Al termine della cerimonia l’Ambasciatore Britannico in Italia,  Cristopher Prentis, si è rivolto al pubblico presente: “Sindaco Bruschini desidero ringraziarla per la splendida ospitalità che Lei e la Sua Amministrazione Comunale, avete riservato ai reduci ed a tutti i partecipanti a questa giornata.

Con spirito di amicizia e fratellanza totale Vi ringrazio per l’accoglienza che avete per tutti reduci e per i familiari dei Caduti. Colgo l’occasione per esprimerle, inoltre, la nostra riconoscenza per l’attenzione del Comune e del popolo di Anzio, riservata alla memoria dei viventi e di chi perse la vita per la vita per la libertà. Lo apprezziamo molto e per questo vi ringraziamo di cuore”. In Piazza Garibaldi i Veterani Britannici sono stati i protagonisti delle celebrazioni. Tra loro il Veterano dell’incrociatore Spartan, affondato al Porto di Anzio il 29 gennaio 1944, Stan Turton, ospite della Città di Anzio insieme ai suoi familiari. Una celebrazione in grande stile, commovente, per il ruolo da protagonisti dei Veterani e per la scopertura della Stele, da parte del Sindaco Bruschini, accompagnato dalle note di “Angelita di Anzio”, dove sono stati scolpiti i nominativi dei 136 cittadini di Anzio, tra militari e civili, caduti nelle due guerre mondiali e durante lo Sbarco di Anzio. La Città di Anzio, per la prima volta, ha ospitato insieme il Gonfalone di Roma Capitale, della Regione Lazio, della Provincia di Roma, del Comune di Cassino e di tutti i Comuni più importanti delle Province di Roma e Latina. Alla Cerimonia, in Piazza Garibaldi, sono intervenuti l’Ambasciatore degli Stati Uniti, l’Ambasciatore Britannico, il Sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, che ha portato i saluti del Governo ed il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, l’Assessore del Comune di Roma delegato dal Sindaco Marino, Daniele Ozzimo.  Belle e toccanti anche le parole dello stesso primo cittadini anziate Luciano Burschini, pronunciate durante il suo discorso: “Un sentito ringraziamento a tutti presenti, ma prima di tutto desidero mandare un ideale, fortissimo abbraccio, ai familiari di un grande uomo, amico di Anzio, Geoffry Smith, sbarcato il 22 gennaio 1944 ad  Anzio, dall’incrociatore Spartan, che poi venne affondato il 29 gennaio davanti al nostro Porto. Nei giorni scorsi Smith, Veterano Britannico dello Sbarco di Anzio, ci ha lasciato ma presto tornerà per raggiungere tutti i suoi compagni, che hanno perso la vita durante lo Sbarco. Onore al Veterano Smith, che resterà sempre nei nostri cuori. Sono particolarmente emozionato e onorato, di rappresentare la Città di Anzio e vorrei ringraziare tutti Voi che, numerosissimi, siete oggi presenti in questo Luogo per quello che considero un momento  di riflessione importante e di grande significato per tutti noi. Perdonatemi se non rispetterò il protocollo ufficiale e perdonatemi se dimenticherò di salutare alcune delle numerosissime autorità presenti… ma oggi è un giorno particolare per Anzio, quasi completamente distrutta nel 1944 come la vicina Nettuno che, con l’enorme sacrificio dei nostri padri, abbiamo ricostruito all’insegna di importanti valori condivisi. Rivolgo un caloroso saluto di benvenuto al Reduce Britannico, Stan Turton,  sbarcato ad Anzio dall’incrociatore Spartan. Inoltre saluto i Reduci dello Sbarco, Alex Munro, William Gerry e Jack Hern ed i figli dei Veterani della Battaglia di Anzio, Doig, Reid, Kelner ed Amilton Burk. Insieme mandiamo un abbraccio ideale al Veterano, Harry Schindler, che oggi purtroppo non è con noi per motivi di salute. Un colorissimo  saluto all’Ambasciatore degli Stati Uniti d’America,  John Phillips ed all’Ambasciatore Britannico, Cristopher Prentis, per averci onorato della loro presenza in questo 70° Anniversario. A Voi Ambasciatori, se pur a distanza di 70 anni,  voglio esprimere un sentito ringraziamento della Città di Anzio per l’estremo sacrificio di quei tanti ragazzi che sono venuti a morire, anche su questo territorio, in nome degli ideali di libertà e democrazia. Un saluto ideale all’Ambasciata del Canada ed all’Ambasciata della Germania, un sentito ringraziamento della Città di Anzio al Sottosegretario alla Difesa, On. Gioacchino Alfano, al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per aver compreso l’importanza di questa giornata ed al Sindaco di Bad Pyrmont, Cristina Roeder, che ancora una volta è venuta a testimoniare i se ntimenti di fratellanza che legano le nostre Città. Un saluto particolare al Sindaco di Nettuno, Alessio Chiavetta e a tutti i Sindaci ed i loro Delegati presenti, con i Gonfaloni delle città che rappresentano, a cominciare da quello di Roma Capitale, della Regione Lazio e della Provincia di Roma che,  per la prima volta, abbiamo l’onore di ospitare. Un saluto al  Generale Adriano Vieceli, al Generale Sandro Sanpaoli ed tutte le Autorità Militari, Carabinieri, Finanza, Polizia di Stato, Guardiacostiera. Salutro tutte le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, i Labari con i loro vessilli, la Crocerossa, la nostra Banda Musicale che, poco fa, ci ha fatto ascoltare le note di Angelita di Anzio, il nostro Corpo della Polizia Locale, lo Staff del Comune ed il Museo dello Sbarco di Anzio, per l’importante ed ottimale contributo dato in questa occasione. Un calorosissimo abbraccio ai piccoli alunni, agli studenti, agli insegnanti ed a tutti i miei concittadini che oggi, finalmente, ritrovo dopo un mio lungo periodo di convalescenza. Prima, quei nomi erano custoditi nei cuori di tante famiglie di Anzio, oggi li abbiamo scolpiti e ricordati per sempre, sul Monumento più importante, dove pulsa la storia della nostra Città e davanti al nostro antico Porto dove, alle prime ore dell’alba del 22 gennaio 1944, sbarcarono le truppe Alleate. In questi giorni, ho veramente respirato un’aria positiva e collaborativa tra tutti i cittadini e le istituzioni. Ho veramente constatato la positiva sensazione di unità, intorno a valori che devono riempire i nostri cuori: la pace, la libertà e la democrazia. Vedere in questa piazza così tante Bandiere, che un tempo si sono contrapposte ed oggi unite, all’insegna di valori universali come la Pace e la fratellanza tra i Popoli, è un fatto di grande rilevanza storica e denso di grandi significati.  Sono questi i valori dai quali ripartire, tutti insieme, con lo stesso spirito e con la stessa determinazione dei nostri padri. Sono i valori che ci ha voluto testimoniare il nostro Presidente della Repubblica, che ci ha formalmente rivolto il suo apprezzamento per aver unito, tutte queste bandiere, in una sola bandiera: la Bandiera della Pace. La pace e la Libertà è un binomio inscindibile e questo giorno, particolare, ci deve far ricordare ciò che è stato il nostro passato.  Ricordare il passato ci aiuta a programmare meglio il nostro futuro: u futuro di Pace e di prosperità. Insieme al Reduce dello Sbarco, Harry Schindler ed al Sindaco di Aprilia, Antonio Terra, abbiamo fatto conoscere al nostro territorio la storia dell’Ufficiale Britannico, Eric Fletcher Waters e dei tanti Dispersi della Battaglia di Anzio. L’ufficiale Britannico sbarcò ad Anzio il 22 gennaio 1944 e morì il 18 febbraio 1944, sul territorio di Aprilia. Sarà ricordato il prossimo 18 febbraio, con la realizzazione di un monumento ad Aprilia e nella Sala Consiliare di Anzio, con il conferimento dell Cittadinanza Onoraria a suo figlio, Roger Waters, pacifista convinto che ha cantato in tutto il mondo le drammatiche vicende dello Sbarco.  Abbiamo voluto celebrare questo 70° Anniversario dello Sbarco di Anzio, per mantenere viva la memoria. E’ un dovere che sentiamo nei confronti di quei tanti ragazzi, venuti da lontano, in una terra a loro sconosciuta, animati da un forte di spirito di libertà. Tutti noi sentiamo il dovere di ricordarli, con affetto e con gratitudine. Mai più guerre, ma pace e libertà.