APPIA ANTICA, TOZZI: “PARTA PROGETTO PER ZTL, BASTA RITARDI POLITICA”

     
     
    “Chiariamo subito un concetto fondamentale: tutta l’Appia Antica, da Porta san Sebastiano fino a Frattocchie, deve essere interdetta alla circolazione dei mezzi a motori, eccezion fatta per i residenti e i lavoratori, introducendo anche il limite reale dei 30 chilometri all’ora. E’ un progetto già pronto, quindi non capisco perché non parta la fase sperimentale. Basta con i ritardi della politica”. Così, lo riferisce una nota, Mario Tozzi, Commissario Straordinario del Parco Regionale dell’Appia Antica, intervenuto stamattina a Radio Roma Capitale, nella trasmissione condotta da Paolo Cento.
    “Quando si parla di Appia Antica, prima ancora di qualsiasi progetto di restauro e recupero delle opere presenti, dobbiamo pretendere, in qualità di romani e cittadini, che questi luoghi siano preservati evitando che migliaia di macchine ogni ora transitino su questa Via, mettendo a repentaglio la sicurezza dei monumenti e anche dei pedoni – aggiunge – Tra l’altro ribadisco che il progetto è già pronto, prevede 26 varchi elettronici per l’istituzione della Ztl, con permessi validi solo per residenti e lavoratori dell’area. Quindi chiedo: che cosa si aspetta a renderlo operativo? Vogliamo continuare a vedere macchine e camione che transitano sul basolato antico, magari a velocità sostenuta, passando in mezzo a monumenti così importanti? Voglio cercare di guardare avanti, ai prossimi anni, e dico che sarebbe straordinario creare un unico immenso parco archeologico, dal Circo Massimo fino al Tuscolo, che unisca il Centro Storico pedonale di Roma con il Parco dell’Appia Antica e i Parchi dei Castelli, creando un cuneo verde nel cuore di Roma, e il parco archeologico più importante e esteso al mondo. Non ho dubbi che sarebbe un volano enorme per il turismo”. Infine, una battuta sugli investimenti privati: “Purtroppo lo Stato non riesce attualmente a mantenere questi monumenti, a salvaguardarli, a restaurarli. Quindi, di fronte a un mecenatismo senza sponsorizzazione, magari proveniente da aziende italiane (che qualcosa devono restituire all’Italia e al territorio), noi saremmo contentissimi di aprire le porte. Abbiamo l’esempio della Piramide di Caio Cestio, finanziata con due milioni di Euro da un mecenate giapponese, che in cambio avrà una targa di ringraziamento, Credo quindi che questo tipo di investimenti siano ancora possibili per un luogo straordinario come l’Appia Antica”.