APRILIA, L’ISTITUTO “G. MATTEOTTI” RICORDA LO SBARCO E LA BATTAGLIA

Domenica 16 febbraio 2014 alle ore 11,00 presso l’Auditorium “Carlo e Nello Rosselli”, via Carroceto ad Aprilia, in occasione del Convegno “1944-2014, 70° anniversario dello sbarco di Anzio”, la battaglia di Aprilia, saranno esposte due opere realizzate per l’occasione nell’ambito del Progetto “Arte in Classe”, giunta quest’anno alla 12ª Edizione, del Ricercatore Prof. Francesco Guadagnuolo.

I due grandi pannelli su tela con tecniche miste, realizzate dalla Classe 2B dell’Istituto “Giacomo Matteotti” di Aprilia, rappresentano rispettivamente lo sbarco ad Anzio con il tenente Eric Fletcher Waters che ha visto la battaglia della città di Aprilia e delle sue genti protagoniste di una pagina di storia dolorosa e la famiglia del Tenente Eric Fletcher Waters con in braccio il figlioletto Geroge Roger Waters, il futuro musicista dei Pink Floyd che tanto ha fatto nel ricercare il corpo del padre morto in combattimento. “Nel primo pannello 100×80 cm, si legge in un comunicato stampa diramato dagli organizzatori, si vede la Chiesa di Aprilia sulla sinistra, mentre a destra si vede la statua dell’Arcangelo Michele, realizzata dallo scultore Venanzo Crocetti amico di Guadagnuolo, rimasta in piedi nonostante fu colpita più volte. Sopra e sotto le due bandiere degli alleati, la Britannica e quella americana, a sinistra il cimitero dove sono sepolti i tanti giovani soldati morti per liberare gli italiani, sotto la figura del tenente Waters, la sofferenza del figlio Geroge Roger che per tutta la vita ha accompagnato l’assenza della figura paterna al quale scrisse numerose canzoni come si può vedere nel pannello 100×60 cm intitolato “La mia ultima poesia”. Queste opere, dice il Maestro Guadagnuolo, create anche con l’ausilio del computer sono legate alla ricerca tecnologica, hanno precise finalità comunicative e formative e non si fermano ad una documentazione della realtà, in questo caso la guerra; ma è la realtà che viene interpretata e filtrata nell’immaginario dei giovani, in una vera formazione delle arti visuali, che guarda al mondo che cambia e che porta a riflettere su questa storia bellica che appartiene a tutti noi ed essere grati agli alleati che ci hanno dato la libertà.”