ARDEA, CIMITERO DI VIA STRAMPELLI NELLA BUFERA

Il cimitero di Ardea in via Nazzareno Strampelli è ancora oggetto di pesanti polemiche. In mattinata odierna, dopo diversi giorni senza pioggia, si è presentata un’amara sorpresa per alcuni cittadini:   nel togliere la pietra tombale del loculo familiare, che doveva essere preparato a ricevere le mortali spoglie di un defunto, è stata trovata la fossa con oltre un metro e mezzo di acqua. Immediatamente  è stato chiamato sul posto il capitano Aldo Secci, della municipale oggi comandante interinale del corpo che ha potuto constatare l’accaduto. Immediato anche l’intervento del comune che ha chiamato per svuotare una tomba addirittura un auto spurgo e non una ditta fornita di una motopompa o pompa elettrica. La famiglia in questione ha preannunciato una denuncia del fatto alla Procura della Repubblica di Velletri. Purtroppo il cimitero di via Nazzareno Strampelli non è nuovo a fatti cronaca che certo non danno lustro al paese. Tanti i “casi” che negli ultimi mesi si sono sollevati intorno alla struttura: fin dall’affidamento per la costruzione ci furono inchieste, proseguendo poi con lo scandalo dei morti e reperti funerari gettati in discarica, che indignò non soltanto l’opinione pubblica ma addirittura la Santa Sede; ancora, non si dimenticano i sequestri giudiziari dei costruendi fornetti proprio ad opera del capitano Aldo Secci. Altra indagine sul cimitero, quella di pochi giorni fa chiusa dai carabinieri in merito per inquinamento dovuto alla fuoriuscita di liquami dalla  fossa a tenuta di acque nere posizionata all’esterno del piazzale i cui liquami hanno invaso l’area circostante tanto da far chiudere i bagni interni e quelli dei chioschi dei fiorai allacciatisi abusivamente che hanno portato tra l’altro al deferimento all’Autorità Giudiziaria di un consigliere comunale per abuso edilizio e concorso in furto di acqua del comune