ARDEA, DEMOLIZIONI LE SALZARE, LE PRECISAZIONI DEL SINDACO DI FIORI

    A seguito dell’interrogazione presentata dall’ dall’On. Francesco Storace in Consiglio regionale in merito alla demolizione del complesso “Lido delle Salzare” (Serpentone) il sindaco di Ardea Luca Di Fiori ha voluto esprimere alcune precisazioni a mezzo comunicato stampa che riportiamo di seguito integralmente:

    “Mi sembra quantomeno bizzarro che l’On Storace non sia intervenuto quando, durante la precedente Amministrazione, il Comune di Ardea ha proceduto all’abbattimento della palazzina A, ma che intervenga soltanto adesso. Il diritto alla prima casa va rispettato senza ombra di dubbio, ma la demolizione delle palazzine B e C era inevitabile, per motivi – prima di tutto – igienico sanitari, di ordine pubblico, di sicurezza. Senza ovviamente dimenticare il vincolo archeologico al quale è sottoposta l’area”. “Per quanto riguarda i legittimi proprietari degli appartamenti – continua il Sindaco – sono tenuti in forte considerazione dall’ente: ho più volte ricevuto personalmente coloro che hanno diritto a una casa, si sta preparando un piano per tutelare queste persone”.

    “Ringrazio l’On. Storace per l’interessamento alla vicenda – prosegue Di Fiori – ma forse sarebbe più opportuno mettersi insieme intorno a un tavolo e ragionare sulle questioni più urgenti per il nostro territorio: si pensi, dunque, a costituire il tavolo istituzionale più volte richiesto dal Comune di Ardea – ma per il quale non abbiamo ancora ricevuto risposta dalla Regione – in cui discutere di usi civici, demolizioni, legalità. L’Amministrazione comunale è a disposizione delle Istituzioni superiori per affrontare queste tematiche. Auspico che la Regione continui a finanziare l’opera di riqualificazione territoriale: demolizioni dei manufatti abusivi sui luoghi di pregio ed edilizia residenziale pubblica sono le strade da seguire. La politica regionale ha dimostrato, con la mozione approvata nei mesi scorsi dall’assemblea della Pisana, di saper convergere sulle vere emergenze delle comunità locali, come la sicurezza e l’uso civico. Ora si smetta con le chiacchiere e si dia seguito ai fatti”.