ASILI NIDO, GERACE: AFFISSI MANIFESTI ANONIMI CONTRO MIA FAMIGLIA

    “Asili nido: i vostri figli non sono entrati? Quelli del presidente Gerace si”. Questo – si legge in una nota del Municipio II – il contenuto dei manifesti anonimi che hanno invaso il territorio del II Municipio questa mattina. “Un atto vile che colpisce la mia famiglia – dichiara Giuseppe Gerace – strumentalizzando un tema particolarmente sentito dalla cittadinanza. Un’affermazione che mette in discussione la assoluta trasparenza delle assegnazioni risultanti da una graduatoria pubblica e verificabile, minando la credibilità delle istituzioni. E facendolo su un terreno, quello degli asili nido, che attiene alla sfera delle famiglie, di donne, uomini, bambini per i quali questo Municipio presta la massima attenzione e il più severo rigore”.  “Se si volesse fare un discorso politico serio su questo tema e sulle liste di attesa che costituiscono una criticità in tutta la città- riprende il presidente del Municipio – le modalità dovrebbero essere diverse. E comunque il nostro Municipio ha avviato un lavoro che ha già portato a dei risvolti concreti e positivi: l’apertura di una nuova sezione che ospita 25 bambini in più dell’anno precedente e l’avvio dei lavori di riqualificazione di una struttura che accoglierà almeno altri 80 minori il prossimo anno. Uno sforzo senza precedenti”.  “Dovremmo forse ironicamente ringraziare questi anonimi – continua Gerace – per averci offerto questo assist per ricordare i significativi risultati di questi mesi, che non risolvono nell’immediato e completamente la questione della necessità di maggiori posti negli asili nido pubblici ma certamente si è imboccata la strada giusta. Evidentemente le battaglie per la legalità e la trasparenza che non fanno sconti a nessuno e che sto conducendo con la mia giunta e la mia maggioranza fanno paura, danno molto fastidio se si subiscono attacchi strumentali, privi di fondamenti e senza alcuna sostanza politica. Non ci fermeremo: denuncerò gli ignoti e sarò fiducioso che possano essere scoperti e puniti i mandanti di questa campagna diffamatoria”.