Assenza del farmaco Questeran prolungata a febbraio 2019

    Un nuovo caso da segnalare nella malasanità italiana. Questa volta però a finire nel mirino non è un caso riguardante le strutture ospedaliere locali, quanto piuttosto il reperimento di medicinali. Infatti è dalla fine di queste estate che non si trova più nelle farmacie italiane il Questran (colestiramina), un farmaco tradizionale, molto economico ma che rappresenta un ottimo e insostituibile rimedio per chi soffre di gravi malanni all’intestino, come il morbo di Crohn. Il farmaco, seppur adatto al morbo, sarebbe preferibilmente utilizzabile per sconfiggere l’ipercolesterolemia e per depotenziare il prurito collegato al blocco parziale delle vie biliari e non dovrebbe essere somministrato per le patologie intestinali. L’Aifa – come l’Adnkronos Salute fa sapere – non ha dato notizie incoraggianti sul ritorno del farmaco sugli scaffali. Il Questeran sarà assente nelle farmacie “fino al 28 febbraio 2019”, secondo la data fatta pervenire dalla società produttrice del medicinale, per disagi riscontrati alla catena di produzione. Non esistono in commercio farmaci che si sostituiscano per efficacia al Questeran. Per questa ragione, per rimediare all’assenza, l’Agenzia del farmaco ha dato il via libere alle strutture sanitarie per importare il medicinale dal di fuori dei confini nazionali. Il Questeran è principalmente un medicinale a base di colestiramina, un elemento fondamentale per arrestare le crisi diarroiche nelle persone che sono soggette a questo tipo di malattia. Ed è quindi irrinunciabile per il sostegno di una buona qualità della vita. “Sono 15 anni che utilizzo il farmaco”, spiega in un’intervista l’ingegner Vincenzo Cortese che evidenzia come la mancata somministrazione del Questeran ai pazienti risulti drammatico ai fini della cura . “E’ l’unico medicinale che funziona – sottolinea ulteriormente Cortese – permette una qualità della vita decente. Per questo la sua carenza ci fa letteralmente impazzire. Temiamo sia frutto di speculazioni, non si spiega altrimenti. Il medicinale costa poco, meno di 5 euro ma, in questo periodo, molti sono costretti a procurarlo fuori dall’Italia, nella farmacia Vaticana, ad esempio, dove costa anche 50 euro. Ora però le scorte sono finite e non sappiamo davvero come fare. Chiediamo al ministero della Salute e l’azienda di risolvere il problema al più presto. Ogni giorno in più, per noi è una sofferenza”.Ma il Questeran era scomparso dagli stipetti dei medicinali italiani in più di un’occasione. Otto anni fa la sua assenza dal mercato farmaceutico fu oggetto di un’interrogazione parlamentare. “Si tratta sicuramente di un farmaco vecchio ma molto importante che non ha alternative -ha rimarcato invece il gastroenterologo del Policlinico Gemelli Antonio Gasbarrini – E’ di straordinaria efficacia. E il fatto che non sia disponibile è un problema serio per i pazienti. Purtroppo la sua ’sparizione dal commercio’ è periodica e crea dei disagi enormi”.