Attentatore di Strasburgo: Vendetta per i morti in Siria

    L’ attentatore dei mercatini di Natale a Strasburgo, Cherif Chekatt, ha confidato al tassista che lo ha accompagnato dopo l’attacco di “averlo fatto per vendicare i fratelli morti in Siria”. Il quotidiano francese Le Parisien scrive che il tassista sarebbe stato lasciato andare solo dopo essersi dichiarato “praticante musulmano e rispettoso della preghiera”.

    Nel frattempo, la caccia per l’ attentatore continua. Le Parisien ha riportato anche che la polizia favoriva per il momento l’ipotesi che Chekatt si nascondesse nella regione alsaziana. Gli investigatori hanno trovato nella sua casa un’arma di calibro 22, munizioni, coltelli, una granata di plastica e lacci, forse da usare per un furto; nessuna lettera di lealtà verso un’organizzazione estremista o la bandiera dell’ ISIS, solo una scritta in arabo che verrà analizzata. Tuttavia, non ci sarebbero dubbi sulla natura terroristica delle sue azioni, dal momento che esami medici e immagini di videosorveglianza mostrano che mirava alla testa o al collo, a volte a distanza ravvicinata, almeno quattro persone sarebbero state accoltellate, e testimoni hanno riferito di aver sentito lui gridare “Allahu akbar”.

    Il bilancio delle vittime è di tre morti confermate (due morti e uno in morte cerebrale) e 16 feriti. Due di loro sono in gravi condizioni: uno è un giornalista italiano, Antonio Megalizzi, 28 anni, di Trento, che lavora per la radio universitaria Europhonica. Il padre della fidanzata, Danilo Moresco, ha spiegato che il ragazzo è in coma e non è operabile “a causa della posizione molto seria del proiettile che ha raggiunto la colonna alla base del cranio, vicino alla spina dorsale”.