ATTESA PER LE DECISIONI DELLA CONSULTA, CHE DOMANI È CHIAMATA A PRONUNCIARSI SULL’ITALICUM, E SULLA PREVISIONE DEL BLOCCO MISTO DI LISTE E CANDIDATURE

Attesa per domani, per laConsulta, chiamata a deciderà sull’Italicum o meglio, sull’incostituzionalità di alcune parti della legge elettorale. Nello specifico, la Consulta dovrà pronunciarsi sulle eccezioni di costituzionalità sollevate da quattro tribunali su alcuni nodi cruciali dell’Italicum: dal premio di maggioranza allo sbarramento al 3%; fino alle modalità d’attribuzione dei seggi su base nazionale e all’ipotesi di ballottaggio. Nello specifico, le questioni di legittimità costituzionale sono state sollevate dai Tribunali di Messina, Torino e Perugia “nel corso di procedimenti sommari di cognizione ex art. 702 cod. proc. civ. attivati da cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali nei confronti della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero dell’Interno, i quali – si leggeva in una nota della Consulta di dicembre – ritenendo che la legge elettorale n. 52 del 2015 (il cosiddetto Italicum, ndr) fosse lesiva del proprio diritto di elettorato, chiedevano che fosse accertata la violazione del loro diritto di voto, previa rimessione degli atti alla Corte costituzionale”. Ma non solo, la Corte dovrà inoltre valutare se vi sia una violazione dei principi costituzionali nella previsione del blocco misto di liste e candidature.

M.