ATTUALITÀ

Autismo e neurodiversità – Al Teatro Parioli di Roma il 19 dicembre lo spettacolo ‘Alla ricerca della romanità perduta’

“Alla ricerca della romanità perduta Vol. II Crissmass Ediscion”, al Teatro Parioli di Roma i giovani dell’OISMA per una serata all’insegna della sensibilizzazione e della charity

Sul palco ci saranno tanti artisti, a partire dal padrino Lino Banfi che, con i ragazzi OISMA APS e la Dott.ssa Rosaria Ferrara aprirà la serata

 Solidarietà, sensibilizzazione, sorrisi: al Teatro Parioli di Roma il 19 dicembre alle ore 21 andrà in scena lo spettacolo “Alla ricerca della romanità perduta”, organizzato da Seconda Stella, impresa sociale, in favore dell’Associazione di Promozione sociale OISMA.

È per la seconda volta che i ragazzi di queste due realtà cavalcheranno il prestigioso palco del Parioli non solo per esibirsi, ma anche per parlare di sé e far conoscere la condizione autistica.

Con loro sul palco anche tanti artisti affermati, a partire dal padrino Lino Banfi che, con i ragazzi OISMA APS e la Dott.ssa Rosaria Ferrara aprirà la serata, che vede la direzione artistica di Fabrizio Sabatucci, Paolo Mastrorosato e Roberto Deidda.

LO SPETTACOLO

Speranza, luci, preghiera si mescolano. È il tempo magico del Natale, raccontato con allegria, leggerezza ed ironia. Infatti, ai nostri giorni, la riflessione è divenuta quasi marginale e le nostre città nell’atmosfera natalizia si distinguono per essere luoghi pieni di frenesia, corse ai regali, cenoni, parenti che improvvisamente scopriamo di avere! Allora perché non immaginare uno spettacolo che tra diversità, ironia e riflessioni non ci porti “alla ricerca dell’Umanità perduta?”.

OISMA e SECONDA STELLA

 Sono due realtà che collaborano per portare avanti progettualità ben precise nell’ambito della neurodiversità con grande attenzione all’autismo. Oltre a diversi momenti di divulgazione e riflessione, le due realtà si occupano di intervento precoce nell’ambito della neurodivergenza e di laboratori pomeridiani per adolescenti e giovani che favoriscono l’inclusione sociale e lavorativa. I laboratori attraverso l’arte, il doppiaggio, il teatro, la cucina o lo sport vanno a favorire la costruzione di ambienti inclusivi che, troppo spesso, gli autistici faticano a trovare.

Max

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Max Tamanti