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Autostrade: pericolo aumento dei pedaggi dopo l’accordo su Aspi. Cosa c’è di vero

In questi giorni si è fatto un gran parlare dei nuovi scenari di accordo relativi ad Autostrade: secondo le nuove disposizioni e indirizzi da più fonti è balzata la linea concettuale per la quale non dovrebbero esserci aumenti dei costi di pedaggio, in prospettiva. Ma è davvero così?

Secondo altre interpretazioni della vicenda, in verità, i pedaggi in effetti potrebbero aumentare dopo l’accordo su Aspi. E’ questo lo scenario da aspettarci? Andiamo a schiarirci le idee.

Autostrade: ipotesi aumento dei pedaggi dopo l’accordo su Aspi. La situazione

L’accordo su Autostrade ha ipotizzato un calo dei pedaggi e delle tariffe, ma sarà proprio così? Secondo alcune interpretazioni i pedaggi in realtà potrebbero subire un aumento dopo l’accordo su Aspi. I pedaggi autostradali potrebbero crescere in in seguito all’accordo trovato dal governo e dai Benetton?

Con l’accordo ormai rinomato, il ruolo della famiglia si è in progressione ridimensionato e alla sua uscita è stata affiancata l’entrata in gioco dello Stato nel capitale di Aspi. Tra i punti dell’accordo su Autostrade per l’Italia anche il calo dei pedaggi, ma secondo diversi analisti le cose non andranno in questo ordine. Le tariffe potrebbero semmai aumentare. Ma perchè?

Sulla vicenda ha provato a fare chiarezza una indagine di Milano Finanza, che ha centrato la sua attenzione sul piano economico finanziario (anche noto come Pef) che Autostrade per l’Italia dovrà presentare al MIT entro il 23 luglio prossimo.

Senza questo testo, ha detto il quotidiano, non sarà possibile effettuare stime puntuali sulla valutazione della società e qualsiasi cifra sarà solo ipotetica.  Nell’accordo il governo ha fissato alcuni paletti come appunto la riduzione dei pedaggi di Autostrade. La società ha acconsentito ma i dettagli definitivi dell’intesa non sono stati ancora fissati.

Anzi, secondo lo studio in questione, se venisse confermato l’impegno iniziale di Aspi a effettuare 13,2 miliardi di euro di investimenti le tariffe potrebbero salire anziché scendere, ha fatto sapere appunto MF.

In un primo momento gli utenti potrebbero sperimentare un’effettiva riduzione dei costi che, però, farebbero poi alzarsi seppur con un’incidenza percentuale inferiore rispetto al passato. Secondo alcune stime e è emerso che dal 2009 al 2018 i ricavi derivanti dai pedaggi autostradali sono aumentati di 28 punti percentuali in termini nominali e di 13 punti percentuali in valori reali tramite il progressivo aumento delle tariffe unitarie. Ora stando alle ipotesi di MF i pedaggi potrebbero tornare a salire dell’1,5% (dal 4% del precedente modello).