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Bar, palestre, ristoranti e centri sportivi: cosa cambia col nuovo Dpcm

Stretta sulla movida, stop agli sport amatoriali di contatto, chiusura anticipata dei locali notturni. La firma del premier Conte sul nuovo Dpcm è arrivata nella serata di ieri, gioca in anticipo per prevenire i possibili danni della seconda ondata del virus. Scongiurata l’ipotesi di un nuovo lockdown nazionale, su questo il presidente del Consiglio è stato chiaro.

Le aree della movida e quelle della vita sociale sono quelle prese maggiormente di mira dal nuovo decreto del presidente del Consiglio. Cosa chiude, cosa cambia? Domande lecite soprattutto per chi possiede o gestisce un locale. Sono stati fissati i limiti per quanto riguarda le attività di ristorazione, ma non chiuderà nulla.

Per quanto riguarda quindi ristoranti, bar, pub e gelaterie e pasticcerie le attività di ristorazione sono consentite fino alle 24.00 con servizio a tavolo e fino alle 21.00 in assenza del servizio a tavolo. Ci si potrà sedere sia all’aperto che al chiuso, ma saranno vietati gli appostamenti in piedi fuori dai locali.

Non cambia nulla al momento per le palestre, che rimarranno quindi aperte. Dovranno però essere ovviamente rispettate tutte le norme sul distanziamento e i gestori dovranno assicurare la sanificazione continua dell’ambiente. Restano aperti anche i centri sportivi, che dovranno però fare meno dei campi di calcetto per quanto riguarda le partite amatoriali: potranno essere invece utilizzati dalle scuole a dalle scuole calcio o squadre professionistiche di Calcio a 5.