SPETTACOLI

Barbareschi denuncia: “La Rai ha deciso di censurarmi”

I fondamenti etici del codice della Rai sembrano non rispettare il democratico motto ‘la legge è uguale per tutti’. Se ciò fosse vero ci sarebbe un’ecatombe nel palinsesto dei programmi Rai affollati da ospiti più o meno illustri indagati o rinviati a processo. Piuttosto mi sento vittima di un nuovo episodio di discriminazione, un’altra beffa per chi come me sta cercando disperatamente di mantenere in vita un teatro. Impedirmi di fare la promozione del mio spettacolo sui canali della Rai è un atto di brutale censura. Equivale a condannare chi è in attesa di giudizio prima di una sentenza di innocenza o colpevolezza“.
Uno sfogo legittimo quello di Luca Barbareschi il quale, nonostante il grande impegno profuso nella sua attività di direttore dello storico Teatro Eliseo di Roma, allo stato dei fatti – accanto ai meritati successi di pubblico grazie al cartellone degli spettacoli – per lui non fanno altro che accumularsi continui problemi. L’ultimo poi, il peggiore, lo ha portato alla ribalta nazionale per il rinvio a giudizio emesso dalla procura romana in seguito all’accusa di influenze illecite, relative all’inchiesta sui fondi destinati al teatro di via Nazionale.
In tutto questo, ha rivelato oggi l’attore (in scena proprio all’Eliseo con l’ex moglie Lucrezia Lante della Rovere), “Sono molto dispiaciuto che la Rai abbia annullato la mia partecipazione nei suoi canali. La prima diretta per la promozione del mio spettacolo ‘Il cielo sopra il letto’, prevista martedì 3 dicembre nel programma di Caterina Balivo ‘Vieni da me’, è stata cancellata a causa del mio recente rinvio a giudizio per ‘traffico di influenze’. Nonostante non ci sia arrivata una comunicazione scritta, anche altre trasmissioni si sono allineate con la scelta della Direzione Rai“.
Max