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Basket, la Virtus Roma si ritira dal campionato: ora rischia il fallimento

Il 60esimo compleanno della Virtus Roma rischia di trasformarsi nel giorno più triste della storia della società. Nella serata di ieri lo storico club giallorosso, unico rappresentate capitolino nella Serie A di basket, ha annunciato il ritiro dal campionato. Una notizia nell’aria da diversi giorni, diventata ufficiale dopo la nota Federazione Italiana Pallacanestro, che si è detta rammaricata per la decisione che comporta un gravissimo danno di immagine arrecato non solo al campionato ma anche e soprattutto all’intero movimento.

Il presidente Claudio Toti, alla guida della Virtus dal 2000, ha gettato la spugna. Troppo ingenti le difficoltà economiche per sperare di andare avanti. L’ultimo appiglio era affidato alla volontà di una cordata americana inizialmente interessata all’acquisizione della società. Dopo il dietrofront dei possibili acquirenti è arrivata la dolorosa scelta: la Virtus Roma ha preso congedo dalla serie A e ora rischia di sparire dopo 60 anni di storia.

Per mantenere l’affiliazione alla Fip la Virtus dovrà pagare 600.000 euro più 35.000 relativi al mancato pagamento della quarta rata dei contributi federali per ripartire dal primo campionato utile a libera partecipazione. Un’importante somma di cui dovrebbe farsi carico l’eventuale acquirente della società. In caso contrario la Virtus Roma è destinata a fallire, sommersa dai debiti.

La rinuncia del club capitolino ridisegna anche la classifica dell’attuale Serie A, da oggi composta da 15 squadre. Tutti i punti conquistati dai club che hanno già affrontato la Virtus verranno annullati e verrà introdotto un turno di riposo per far fronte all’improvvisa disparità di partecipanti al campionato.

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Di
Luigi Base