Home ATTUALITÀ Bassetti: “Vaccini e scuola? Non vaccinati in Dad, politica decida”

    Bassetti: “Vaccini e scuola? Non vaccinati in Dad, politica decida”

    “Classi con studenti e docenti vaccinati. I non vaccinati in Dad. La politica dovrà fare una riflessione”. Il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, a L’aria che tira – Estate evidenzia l’importanza di procedere con la campagna di vaccinazione in vista del nuovo anno scolastico. “Io ho 2 figli, uno di 12 e uno di 16 anni: li ho vaccinati senza alcun dubbio. I ragazzi hanno il diritto di tornare a scuola in presenza e sicura, con docenti e studenti vaccinati. Ragioneremo a settembre, vedremo qual è la circolazione del virus e quanti sono i ragazzi vaccinati: la politica dovrà prendere una decisione”, dice. 

    “Faremo classi con studenti e docenti vaccinati, oppure in presenza ci saranno i vaccinati e in Dad i non vaccinati: è una riflessione che deve fare la politica. L’obbligo di vaccinazione rimane l’extrema ratio, Serve un’attività di moral suasion, dobbiamo dire alle persone che l’unico modo per combattere il virus è il vaccino. Credo sia giusto che nelle classi in presenza ci sia il più alto numero di vaccinati. Se ci riusciamo, bene”, aggiunge.” Altrimenti la scelta spetta al ministro dell’Istruzione. Ci accontentiamo di classi con 3 studenti vaccinati su 4 e ai non vaccinati mettiamo la mascherina? Oppure, se c’è alta circolazione del virus, è bene che i non vaccinati seguano le lezioni a distanza? Io da medico spero di vedere classi con il 100% di vaccinati. Come arrivarci? Spetta alla politica decidere. Resto basito quando sento che ci sono 200mila docenti non vaccinati. Sono basito da questo atteggiamento, non mi aspettavo così tanta avversione nei confronti dei vaccini”, afferma ancora. 

    “Alla fine di agosto o ai primi di settembre la variante Delta sarà predominante, è uno scenario inevitabile. I dati ci dicono che i vaccini funzionano. In Israele si è detto che c’è stato un calo della protezione del 30% per quanto riguarda i contagi, ma noi dobbiamo considerare la capacità del vaccino di prevenire le forme gravi della malattia: con 2 dosi di vaccino siamo vicini al 100%, sia con i vaccini mRna che che quelli a vettore virale. Il vaccino funziona su tutte le varianti, compresa la Delta”, prosegue soffermandosi sul quadro dell’epidemia. “Non mi piace che si faccia terrorismo: le forme da covid per la variante Delta sulle persone vaccinate sono una sorta di raffreddore rafforzato, lo dicono i lavori scientifici. C’è mal di gola, scarico nasale, febbre, astenia: tutti sintomi che non abbiamo visto nella prima fase del coronavirus, in quei casi abbiamo visto polmoniti con perdita di gusto e olfatto”.