BCE: DISORDINI A NAPOLI

 

 

 

 scontri tra le forze dell’ordine in assetto antisommossa e un gruppo di manifestanti  a volto coperto A pochi metri dal termine consentito si è posto il corteo contro il vertice della Bce, il gruppo di testa del corteo  con caschi. Si sono sparati anche diversi fumogeni. I manifestanti in all’altezza degli uffici del Tribunale minorile hanno fatto esplodere alcuni grossi petardi e lanciato all’interno della struttura chiusa alcuni fumogeni: uno di questi ha raggiunto un balcone al primo piano degli uffici. Il personale che si trova all’interno della struttura ha subito provveduto a spegnerli.  “levatevi i caschi e manifestate con noi”. “Fate venire anche i vostri figli – dicono i manifestanti rivolti alle forze dell’oerdine che presidiano la zona. Un gruppo di manifestanti si è staccato dal corteo diretto verso Capodimonte e ha lanciato bottiglie e fumogeni sulle vetrine di un’agenzia del Banco di Napoli. Continui applausi della gente lungo viale Colli Aminei al passaggio del corteo contro il vertice Bce. “E’ stato fatto terrorismo mediatico – dice al microfono Alfonso De Vita, attivista del corteo – non dovete avere paura di noi, ma di Draghi e di chi è rinchiuso alla Reggia di Capodimonte”.continui applausi della gente lungo viale Colli Aminei al passaggio del corteo contro il vertice Bce. “E’ stato fatto terrorismo mediatico – dice al microfono Alfonso De Vita, attivista del corteo – non dovete avere paura di noi, ma di Draghi e di chi è rinchiuso alla Reggia di Capodimonte”. continui applausi della gente lungo viale Colli Aminei al passaggio del corteo contro il vertice Bce. “E’ stato fatto terrorismo mediatico – dice al microfono Alfonso De Vita, attivista del corteo – non dovete avere paura di noi, ma di Draghi e di chi è rinchiuso alla Reggia di Capodimonte”.il governatore di Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervistato dal Mattino, spiegando di fronte alla crisi si è cominciato “dai test sulle banche”, poi “siamo intervenuti in Grecia con un’azione sulla ristrutturazione del debito, invece di risolvere i problemi di economia reale. Il punto è che sono usciti i capitali dall’Europa e questo ha creato la crisi dei debiti sovrani”. Parlando del ruolo della Bce e della strategia monetaria, Visco sottolinea che “noi siamo un organo tecnico, non eletto, che non rappresenta nessuno e che ha il compito della stabilità monetaria”. La Banca centrale, aggiunge, “non può provare a far sviluppare una regione rispetto a un’altra”. In Europa, secondo Visco, “come italiani, dobbiamo essere più umili”, se “c’è una posizione intelligente bisogna portarla alla Commissione europea. Oggi c’è la presunzione che quando si va lì si punta a ottenere qualcosa a spese di altri, come per fare i furbi”. “L’Italia ha avuto una storia di aiuti europei straordinaria”, nel senso che, afferma, “noi non li spendiamo”, c’è “un problema amministrativo di veti, di incapacità di prendere decisioni, di dire chi è responsabile di cosa…”. Il governatore ha proposto Napoli, sua città natale, come sede del vertice Bce: “Abbiamo un problema di istruzione, rispetto delle regole, criminalità. Difficoltà ambientali. E tutto questo insieme non è che si risolve con la politica monetaria”. A un giovane che oggi sta valutando se partecipare alla protesta contro la Bce, come riportato anche in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno, Visco direbbe che “è molto importante investire in se stessi e studiare”. I ragazzi devono chiedere rispetto della legge e “una forte azione contro la criminalità organizzata, contro i veleni della Terra dei Fuochi”. E la lotta alla burocrazia: se uno vuole “aprire un’impresa in Italia non è che ha un foglio con tantissime cose da fare: non ha neanche il foglio!”.