L’occasione, visto il contesto, era ‘dolce’, l’ammissione forse un po’ amara. Ma intervenendo da ‘Eurocholate’ a Perugia, ‘obtorto collo’ Silvio Berlusconi ha dovuto ‘ammettere’ che “Nel centrodestra il leader è colui il cui partito prende più voti. E’ evidente che se Salvini è oltre il 30% sia lui il leader, ma noi non siamo la Lega – ha poi tenuto a precisare – siamo i continuatori della tradizione liberale, occidentale, cristiana, garantista”. Poi a chi gli domandava come aveva visto Salvini nello scontro con Renzi, il Cavaliere ha risposto: “L’ho visto, credo che nessuno dei due possa essere sicuro di avere prevalso. E andata bene a tutti e due, quelli che sostenevano Salvini hanno visto il Salvini che vogliono, chi sosteneva Renzi ha visto Renzi molto preciso, molto preparato, molto polemico, hanno visto il Renzi che vogliono. Ci mancava Berlusconi, che però è stato ben rappresentato da Vespa che ha tenuto molto bene il confronto“.
Tornando invece alla contingenza, domani il leader di FI sarà presente alla manifestazione del centrodestra in piazza per “dire agli italiani che stanno mettendo a rischio la loro libertà. Quelli della Lega potranno avere anche reazioni tipo fischi, ma non mi importa niente, io sono sicuro di quello che penso io e faccio quello che decido e che ritengo giusto”. Una manifestazione alla quale, afferma convinto, parteciperà “l’Italia vera, concreta, che lavora, contro l’Italia ancora ideologica legata al comunismo“. Vista poi la concomitanza con l’avvio della Leopolda di Firenze, Berlusconi ha tenuto ad esprimere gli “auguri a Renzi: che la sua Leopolda si svolga bene, auguri alla sua forza politica, che possa avere successo, naturalmente nell’altra metà campo dove noi non giocheremo mai”.
Max
