BERLUSCONI, STORACE: SODDISFAZIONE DIFFICILE DA RACCONTARE

“Berlusconi deve aver provato una gioia enorme. Ribaltare una sentenza di condanna ricevuta in primo grado nell’assoluzione sortita dal giudizio d’appello, e’ una soddisfazione difficile da raccontare. Accadde anche a me con il Laziogate e comprendo bene quali emozioni passano per la testa. Scorrono le immagini di anni compromessi dalla magistratura, entrata a gamba tesa nel conflitto politico. E, nel caso del leader del centrodestra, con conseguenze devastanti per la nazione. Per la sua sovranità. Il processo Ruby determino’ l’inizio della stagione che porto’ alla caduta del governo Berlusconi che si era insediato trionfalmente alle elezioni del 2008. Andò a casa un esecutivo voluto dal popolo, comincio’ la saga dei governi che ignoravano la volontà popolare: uno dopo l’altro, Monti, Letta, Renzi”. Così il leader de La Destra, Francesco Storace, su Il giornale d’Italia e sul sito del partito, come riferisce una nota. “Il tema di oggi – prosegue – dopo la giustizia ristabilita dalla Corte d’appello di Milano e’ chi risarcisce l’Italia a cui è stato fatto un danno enorme. Il pm Boccassini, con la sua indagine, ha perso e clamorosamente in appello assieme ai giudici del primo grado. Ora non succederà nulla a chi ha sbagliato e gravemente nel giudicare condotte personali, attraverso le quali si è minato gravemente il percorso democratico del nostro Paese? Quanto e’ costata questa commedia? L’assalto al governo Berlusconi parti’ proprio dal caso Ruby e culminò con le risatine di Sarkozy e della Merkel. Adesso è Silvio a ridere e farebbe bene il presidente della Repubblica, Napolitano, a chiudere la stagione dell’odio politico-giudiziario con un gesto motu proprio di concessione della grazia per restituire al suo popolo il leader di vent’anni di storia patria. Ora tutti quelli che dicono di stare di qua esultano. E perfino chi sta anche di la’. Noi che ci siamo riavvicinati a Berlusconi nel momento peggiore della sua vita politica, siamo felici sinceramente proprio per essere passati attraverso identici percorsi giudiziari. E ce ne sono ancora altri da scansare. Ma deve venire, ora e finalmente liberi dall’incubo, il momento della discussione serena e utile per il centrodestra. Berlusconi e’ circondato dai collaboratori che sceglie ed ognuno è libero di fidarsi di chi vuole. Non può pensare che tutti dobbiamo avere il suo stesso giudizio sulle persone. Anche perché una sentenza bellissima non costruisce una politica. Ricostruisce una credibilità agli occhi di tutti e non e’ certo poco. Ma per tornare a vincere c’è bisogno di passione e di entusiasmo. Ed e’ con Berlusconi e non altri che bisogna parlarne. Altrimenti amici – veri – come prima e ciascuno per la sua strada. Da oggi in avanti, il centrodestra può avviare di nuovo la riscossa. Sta a Berlusconi, più forte di prima, proporre il cammino nuovo. Ma non ci si può più permettere di ignorare il consenso – decisivo e prioritario – che occorre cercare tra milioni di italiani e italiane che aspettano di poter tornare a sperare. Ora, Silvio, e’ il momento di spiegare a tutti che cosa hai in mente. Altrimenti toccherà litigare. Anche se resterò enormemente contento per quanto e’ accaduto oggi. Magari, qualcun altro fingerà di esserlo”.