BINDI: ‘CI SONO 14 IMPRESENTABILI, TUTTI IN LISTE CIVICHE PRESENTATE PER LE AMMINISTRATIVE DEL 5 GIUGNO’, LA DENUNCIA DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA

“I nomi dei 14 candidati ’impresentabili’ sono tutti interni a liste civiche, che in molte realtà locali sono il 100% del totale”. Ha fatto venire i brividi quanto dichiarato dal presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, nell’ambito della relazione conclusiva del lavoro dell’Antimafia, approvata all’unanimità dall’organismo parlamentare in vista delle elezioni amministrative del 5 giugno. “E’ la politica che ora deve metterci la faccia. I partiti nazionali – ha denunciato la Bindi non hanno esibito i propri simboli, si sono ’nascosti’ nelle liste civiche, a volte anche in modo innaturale, con centrodestra e centrosinistra che si sono trovati insieme. Se vogliamo davvero combattere la mafia la politica non può nascondersi ma deve metterci la faccia. Non è un caso che in alcuni comuni ci siano importanti partiti politici che non hanno presentato liste e non hanno candidati. Questo è un altro motivo di riflessione per noi”. Il presidente della commissione Antimafia ha poi puntualizzato come, “la presentazione di liste civiche”, sia nata come “protesta contro la politica, ma vedere, ora, il quasi 100% di liste civiche in quasi tutti i comuni sciolti per mafia è veramente allarmante”. Ed è per questo, ha aggiunto la Bindi, che “la legge Severino ha bisogno di un tagliando. Abbiamo registrato numerose situazioni di persone che hanno avuto delle condanne o hanno in corso procedimenti abbastanza preoccupanti che non rientrano nella Legge Severino e nel nostro codice di autoregolamentazione”. Non da ultimo, ha sottolineato ancora il presidente, “anche la legge sullo scioglimento e commissariamento dei comuni ha bisogno di alcune modifiche”.

M.